Covid. La variante Delta piomba nel vesuviano: “Cerchiamo il paziente 1”
83 casi del nuovo ceppo, la metà di questi è a Torre del Greco. Altro cluster in una palestra di Agerola
23-06-2021 | di Redazione
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Ottantatré casi di variante Delta nei comuni dell'Asl Napoli 3 Sud registrati nelle ultime settimane. Nessuno di questi, però, ha necessitato finora di ricoveri in ospedale.
Preoccupa la variante delta. Degli 83 casi, 44 sono stati individuati a Torre del Greco, il comune con più abitanti dell'intera Asl e attualmente ancora con un numero abbastanza alto di pazienti contagiati in rapporto ai comuni limitrofi.
“Siamo al lavoro per provare ad identificare il 'paziente 1' – ha spiegato il direttore sanitario dell’Asl Gaetano d’Onofrio -. Stesso discorso per il caso del cluster rilevato in una palestra di Agerola, dove sono stati registrati una decina di casi. Siamo al lavoro anche per risalire a tutti i contatti stretti avuti dai soggetti risultati positivi”.
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Il direttore sanitario fa il punto sull'impennata di nuove positività: “Bisogna fare una netta distinzione tra casi e ricaduta nelle strutture ospedaliere. È vero insomma che negli ultimi tempi sono stati registrati più contagi in relazione alla cosiddetta variante Delta ma è anche vero che questo non ha pesato sulle strutture sanitarie. Nella fattispecie oggi l'unico Covid hospital della Napoli 3 Sud, il nosocomio di Boscotrecase, conta un ricovero in terapia intensiva, 14 in sub-intensiva e dieci ricoveri ordinari”.
D'Onofrio spiega che “questo dimostra come importante sia la campagna vaccinale, che oggi ha raggiunto in Italia una copertura pari ad un quarto circa della popolazione complessiva. Non a caso tra i nuovi contagi, la maggior parte ha interessato soggetti non vaccinati e solo una parte ridotta chi ha ricevuto la sola prima dose. Insomma, anche questi contagi dimostrano l'importanza e gli effetti dei vaccini. Del resto la prova lampante viene dall'Inghilterra: se è vero che in Gran Bretagna negli ultimi tempi sono stati registrati anche undicimila nuovi contagi in un giorno, è altrettanto vero che non c'è stato analogo incremento tra i ricoveri, a dimostrazione che anche con una sola dose di siero il numero degli ospedalizzati non cresce in egual misura”.
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