Il tasso di letalità del Covid-19 è sceso dal 19,6% di inizio pandemia allo 0,1% di giugno 2022. A rilevarlo è il report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che accompagna il monitoraggio settimanale sull'andamento dell'epidemia di Covid-19 in Italia.

L'indice CFR (case fatality rate), ovvero il numero dei decessi sulla popolazione dei casi diagnosticati e notificati, spiega l'Iss, "permette di avere una misura mensile del tasso di letalità del Covid-19. Il CFR grezzo è diminuito dal 19.6%, rilevato all'inizio della pandemia, allo 0,1% a giugno 2022". A gennaio 2021, il CFR grezzo risultava pari a 2,4% mentre a gennaio 2022 risultava pari a 0,2%. Lo stesso andamento decrescente, afferma l'Iss, "si è osservato in corrispondenza sia del CFR standardizzato rispetto alla popolazione europea che rispetto alla popolazione italiana.

Gli alti valori osservati nella prima fase pandemica - chiarisce l'Istituto - sono verosimilmente anche dovuti alla ridotta capacità diagnostica. Come è ormai ben noto, il numero medio giornaliero di tamponi effettuati è passato da 3.110 a febbraio 2020 a 175.970 ad agosto 2022". Infine, "si osserva che i valori del CFR standardizzato utilizzando come riferimento la popolazione europea (mediamente più giovane della popolazione italiana) risultano sempre più bassi rispetto ai valori del CFR standardizzato che ha come riferimento la popolazione italiana. Questo suggerisce che le differenze con gli altri Paesi europei, in termini di letalità, siano in parte dovute alla struttura per età della popolazione italiana, che - conclude l'Iss - è relativamente più anziana".

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