“Io ci ho messo il braccio e la faccia. Ora è tempo di abbandonare ogni polemica inutile e vaccinarsi. Noi vogliamo vedere la luce”.
E’ la testimonianza di Cristian Gragnaniello, neurochirurgo nativo di Castellammare di Stabia ma che lavora negli Usa. Nell’ospedale in cui lavora, lo Swedish Medical Center di Seattle, ha ricevuto la prima delle due dosi per la vaccinazione al coronavirus. Lo ha dimostrando pubblicando una foto sul suo profilo facebook nel momento esatto in cui gli è stata somministrata la dose: “E’ stato un momento bello perché abbiamo capito di aver superato un momento decisamente critico. Ora dobbiamo continuare a mantenere le distanze ma il peggio almeno per noi è passato. Ora aspettiamo che lo facciano tutti”.
Nell’ospedale statunitense, sono state infatti somministrate le prime 4mila dosi, distribuite ai “front line workers” gli operatori sanitari in prima linea ritenuti a rischio elevato di contagio. “Ci sono state alcune polemiche perché si pensava avesse un profilo di sicurezza non adeguato – ha spiegato il dottor Gragnaniello -. Io non sono immunologo ma mi sento di smentire con forza questa cosa”.
Una smentita con dati alla mano. Negli ultimi giorni sono state somministrate oltre un milione di dosi, soltanto in tre hanno manifestato delle piccole manifestazioni allergiche, rientrate poi dopo qualche ora. Ora dopo la prima dose, li dottore dovrà aspettare dai 17 ai 21 giorni per l’ultima dose.
Spedite al mittente anche le polemiche sulla variante inglese, quella scoperta pochi giorni fa a Londra e che è arrivata anche a Roma e in Campania: “Si tratta di una variante più aggressiva in termini di contagio, ma da quello che leggo è che il vaccino dovrebbe rispondere efficientemente. Quello che è importante però – ha sottolineato il neurochirurgo – è continuare ad avere comportamenti responsabili, evitando i contagi. Io ho scelto di non viaggiare nel giorno del Ringraziamento qui negli Usa. Ci sono altre persone che l’hanno fatto e si sono ritrovate le famiglie devastate dal covid. Ecco perché è importante vaccinarsi, rappresenta la luce e vogliamo vederla”.
“Io ci ho messo il braccio e la faccia. Ora è tempo di abbandonare ogni polemica inutile e vaccinarsi. Noi vogliamo vedere la luce”.
E’ la testimonianza di Cristian Gragnaniello, neurochirurgo nativo di Castellammare di Stabia ma che lavora negli Usa. Nell’ospedale ...
Questo contenuto è riservato agli utenti premium
Sei già abbonato? Effettua l'accesso
Abbonati adesso, basta 1 click!
Solo 0,70€/mese