Sono 1.830 positivi al Covid in Campania (nelle ultime 24 ore) a fronte di 14168 test eseguiti (di cui 9451 antigenici e 4717 molecolari) con un tasso di incidenza del 12,9%, in leggero calo rispetto alla giornata di ieri quando era stato del 13,3 Le persone decedute sono 2. Sono 12 i posti di terapia intensiva occupati (ieri erano 14) a fronte di 581 disponibili. Per quelli ordinari a fronte di una disponibilità 3160 (tra offerta pubblica e privata quelli occupati sono 296, mentre ieri erano 303.

Sul fronte nazionale, sono 22.361 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 28.082. Le vittime sono invece 80, dieci in più di ieri. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 188.024 tamponi con il tasso di positività all'11,8%, stabile rispetto al 12% di ieri. Sono 199 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 20 in meno di ieri. Gli ingressi giornalieri sono 18. I ricoverati nei reparti ordinari sono 4.296, ovvero 46 in meno di ieri. Gli attualmente positivi sono 628.995, dunque 18 in meno nelle ultime 24 ore. In totale sono 17.566.061 gli italiani contagiati dall'inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 167.169. I dimessi e i guariti sono 16.769.897, con un incremento di 22.827 rispetto a ieri.

Nel frattempo, secondo l’analisi pubblicata sulla rivista “Epidemiologia & prevenzione” dell’Associazione Italiana Epidemiologia, che ha messo a confronto l’andamento dei casi nei primi cinque mesi del 2021 e del 2022, è emerso che i contagi Covid tra aprile e maggio del 2022 sono più che quadruplicati rispetto a quelli dello stesso periodo del 2021 da 634.901 si è passati a 2.745.126 mentre le giornate di ricovero sono state 1.286.284 nei due mesi del 2021 e meno della metà nel 2022, cioè 556.870.

Esaminando la mortalità, inoltre, ad aprile e maggio 2021 sono deceduti 16.782 persone contagiate mentre nello stesso periodo 2022 sono stati 7.314, cioè meno della metà. Su cosa succederà nei prossimi mesi - rileva l'articolo - pesano alcune incognite: "il numero di test antigenici fai da te che sembrano in forte aumento e che purtroppo non sempre, se con esito positivo, convincono il contagiato a rispettare almeno una settimana di autoisolamento".

"Il problema dei test fai da te - spiega Cesare Cislaghi, autore dell'articolo, già presidente della Società italiana di epidemiologia - è che non sono conteggiati: un test fai da te che risulta positivo, non viene necessariamente comunicato alle Asl, per cui se quella persona è positiva può non comunicarlo al medico. Mentre il medico ha l'obbligo normativo di denunciare la malattia infettiva, questo obbligo il paziente non ce l'ha".

Altre due incognite sono il comportamento futuro del virus che "potenzialmente può avere varianti che possono cambiare il quadro" afferma Cislaghi,- e l'andamento dell'immunità da vaccini.

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