Un nuovo candidato farmaco orale antivirale contro Covid-19 dell'azienda Pfizer ha dimostrato di ridurre il rischio di ricovero o di morte dell'89%.

Lo comunica la stessa azienda sulla base dell'analisi intermedia dello studio di fase 2/3 EPIC-HR. È stato riscontrato che la pillola antivirale (Paxlovid) riduce il rischio di ospedalizzazione o morte dell'89% rispetto al placebo negli adulti ad alto rischio non ospedalizzati con Covid-19. Pfizer prevede di inviare i dati all'ente regolatorio statunitense per i farmaci FDA degli Stati Uniti per l'autorizzazione all'uso di emergenza (EUA) il prima possibile.

Il farmaco antivirale orale, spiega Pfizer in una nota, ha mostrato una riduzione dell'89% del rischio di ospedalizzazione o morte per qualsiasi causa correlata al COVID-19 rispetto al placebo nei pazienti trattati entro tre giorni dall'insorgenza dei sintomi. Nella popolazione complessiva dello studio, fino al ventottesimo giorno, non sono stati segnalati decessi nei pazienti che hanno ricevuto il farmaco rispetto ai 10 decessi nei pazienti che hanno ricevuto il placebo. Il farmaco ha inoltre dimostrato, afferma l'azienda, una potente attività antivirale in vitro contro le varianti circolanti, così come contro altri coronavirus noti, "suggerendo il suo potenziale terapeutico per molteplici tipi di infezioni da coronavirus".

L'analisi dei dati provvisori ha valutato i dati di 1219 adulti arruolati entro il 29 settembre 2021. Al momento della decisione di interrompere il reclutamento di pazienti, l'arruolamento era del 70% dei 3.000 pazienti pianificati provenienti da centri di sperimentazione clinica in tutto il Nord e Sud America, Europa, Africa e Asia, con il 45% dei pazienti negli Stati Uniti. Se il candidato farmaco avrà successo, durante la pandemia, Pfizer annuncia che offrirà la terapia antivirale orale sperimentale attraverso un approccio tariffario a più livelli basato sul livello di reddito di ciascun paese per promuovere l'equità di accesso in tutto il mondo. I paesi a reddito alto e medio-alto pagheranno di più dei paesi a reddito più basso. La società ha stipulato accordi di acquisto anticipato con più paesi ed è in trattative con molti altri. Pfizer afferma che continuerà a investire fino a circa 1 miliardo di dollari per supportare la produzione e la distribuzione di questo trattamento sperimentale.

"L'Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir, autorizzato in Gran Bretagna. Ciò al fine che anche l'Italia possa avere a disposizione anche questa arma", ha spiegato il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Franco Locatelli in conferenza stampa.  A fronte della disponibilità dichiarata dell'Agenzia europea dei medicinali Ema a "supportare eventuali acquisizioni del farmaco molnupiravir, vi è tuttavia - ha spiegato Locatelli - un ritardo in quella che sarà l'approvazione a livello centrale dell' Ema".

L'Agenzia italiana del farmaco, ha concluso, "ha già avviato un dialogo per avere dalla ditta produttrice tutto il dossier per consentire di ottenere quelle acquisizioni di dosi in maniera tale da rendere disponibile questo strumento terapeutico".

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