Tra dieci giorni 200mila classi rischiano di andare in Didattica a Distanza. Da una proiezione del numero di classi che potrebbero superare i limiti massimi di alunni contagiati previsti dal Governo emerge che tra dieci giorni più della metà delle classi, dalla scuola dell'infanzia alle superiori, rischiano di dover interrompere la didattica in presenza.

E' l'analisi fatta da “Tuttoscuola”, che ricorda come da oggi, secondo il calendario ufficiale, riaprono le scuole in alcune regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Friuli, Marche, Toscana e in provincia di Trento), Campania esclusa. Secondo la rivista specializzata, "occorre fare i conti con i crescenti contagi che stanno coinvolgendo alunni e personale scolastico, nonostante la chiusura delle scuole per le vacanze natalizie. E le regole stesse fissate dal decreto del Governo portano a stimare che dopo pochi giorni di applicazione la maggior parte delle classi si ritroveranno in Dad”.

Considerato che il contagio dalla variante Omicron non ha ancora raggiunto il suo picco e negli ultimi tre giorni ha registrato un incremento quotidiano di casi positivi intorno al 12%, al termine della prossima settimana gli alunni contagiati potrebbero raggiungere il mezzo milione o addirittura di più rispetto ai 300mila previsti attualmente.

E le conseguenze sono logiche. Si potrebbero avere quasi tutte le sezioni di scuola dell'infanzia chiuse, circa 80mila classi di primaria in Didattica Digitale Integrata e con esse 30mila classi della secondaria di I grado, nonché 50mila delle superiori anch'esse chiuse con gli studenti a casa a seguire la DDI.

Si tratta di stime in base ai numeri disponibili ma altamente indicative dell'entità del fenomeno a cui è prevedibile si andrà incontro nei prossimi giorni.

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