"Abbiamo ingenti risorse a disposizione. L'Ue ha rialzato la testa e questo ci consente di programmare il servizio sanitario nazionale del futuro" all'insegna della "prossimità".

Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza. "Questa crisi ci dice che ci sono diritti essenziali che non possono non essere tutelati dal pubblico e dalla cooperazione", ha aggiunto. "È il diritto alla salute che deve scrivere le tabelle excel non queste che devono determinare quanto diritto alla salute si deve tutelare", ha proseguito il ministro.

Sul fronte dei vaccini "non possiamo non vedere la disparità inaccettabile tra i paesi più ricchi e quelli più fragili. Il vaccino non può essere un privilegio di pochi, deve essere un diritto di tutti", le sue parole.

A farsi strada è l’ipotesi dell’obbligo di vaccino per tutti: "Se, come pare, la variante Delta ha un R0 tra 8 e 10 bisogna che la politica prenda seriamente e velocemente in considerazione l'obbligo vaccinale per tutti o si rischia grosso – ha spiegato in un tweet Roberto Burioni, virologo dell'Università San Raffaele di Milano -. Il virus non è più quello che abbiamo conosciuto, è diventato molto più pericoloso".

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