Una zona bianca individuata dal ministero, che si colloca in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio contagio basso. E’ una delle principali novità della bozza del nuovo Decreto Legge anticovid che detta le varie limitazioni in vigore in Italia. Le regioni inserite in questa fascia saranno quelle che per due settimane avranno incidenza di contagio inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti.

L'introduzione della zona bianca è un "segnale per il futuro". Lo ha detto il ministro Roberto Speranza nel corso dell'incontro con le Regioni, i Comuni e le province. Nella zona bianca si entrerà in base ad una serie di condizioni: tre settimane di fila con un'incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, Rt sotto l'1 e rischio basso. Il ministro ha fatto una sintesi dei provvedimenti che entreranno in vigore dal 16: nuove soglie per l'ingresso nelle fasce - si va in zona arancione con RT 1 o con un rischio complessivo alto, si va in zona rossa con Rt 1.25 - divieto di spostamento tra le regioni anche gialle, con le deroghe già previste, proroga dello stato d'emergenza fino al 30 aprile, limite di due persone per andare a trovare a casa parenti o amici una volta al giorno.

Le regioni che si collocano dal punto di vista epidemiologico "in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio alto", con il nuovo decreto legge vengono inserite nel più restrittivo "scenario di tipo 2 e con livello di rischio moderato". In sintesi, si passerà più facilmente dalla zona gialla a quella arancione.

Gli spostamenti tra le regioni e le province autonome verranno vietati dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021, salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità. Resterà consentito il rientro alla propria abitazione. Qualora la mobilità sia limitata all'ambito territoriale comunale, saranno comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Sulla vendita di cibi e bevande, il Governo accoglie le perplessità delle Regioni. Il divieto di vendita da asporto per i bar potrebbe essere limitato solo alle bevande e agli alcolici. L’ipotesi è emersa nel corso della riunione tra governo e Regioni dopo che diversi governatori hanno sollevato perplessità sulla misura. Il ministro Boccia avrebbe ribadito la volontà del governo di mantenere la norma per evitare casi di movida ma avrebbe garantito che il governo recepirà le perplessità delle regioni e che palazzo Chigi e il Mise stanno valutando come limitare al massimo i divieti.

Il ministro Speranza nel suo intervento con le regioni ha sottolineato come "i dati europei siano in significativo peggioramento". È quanto si apprende da fonti accreditate. "La situazione – ha aggiunto Speranza - non può essere sottovalutata. Lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova forte ondata".

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