Da un lato il ministro Speranza che ribadisce la nuova linea dell'esecutivo sull'utilizzo del vaccino Astrazeneca. Dall'altro il Governatore De Luca che scrive al ministero e spiega che in assenza di evidenze scientifiche in Campania non si procederà con richiami eterologhi, vale a dire somministrando vaccini di diversa concezione (Pfizer e Moderna) a chi ha avuto un vaccino virale come Astrazeneca come prima dose.

E' scontro col Governo sulla opportunità di combinare i vaccini dopo lo stop al siero anglo-svedese.

"Noi proseguiremo con Pfizer e Moderna e abbiamo deciso di non fare la seconda dose con vaccini Pfizer a chi ha fatto come prima dose Astrazeneca" ha detto oggi il presidente della Campania. "A chi ha fatto Astrazeneca sopra i 60 anni - ha aggiunto - non c'è problema faremo il richiamo con Astrazeneca, perché non hanno avuto problemi con la prima dose. Per chi è sotto i 60 anni avremo una linea di maggiore prudenza, perché la somministrazione di vaccini diversi non ha avuto sul piano internazionale una sperimentazione ampia. Tranne che per cittadini che sono al quarto mese perché non farlo ora significa annullare la vaccinazione".

La Regione Campania ha espresso i suoi dubbi in una nota tecnica inviata dall'Unità di Crisi al ministero della Salute per avere chiarimenti motivati, "perché a giudizio dei nostri virologi la platea di cittadini che in Europa sperimentato la somministrazione di vaccini diversi, non è molto ampia".

Non si è fatta attendere la replica del ministro Speranza: "Sulle questioni di natura sanitaria - ha detto - le evidenze scientifiche vanno rispettate da tutte le Regioni, in queste ore ci sono interlocuzioni con la Campania. Le nostre indicazioni sono di natura perentoria e devono essere seguite. Se Astrazeneca è raccomandato sopra o sotto i 60 anni - ha aggiunto - non è una decisione politica, non è un presidente del consiglio, un ministro o un presidente di Regione che decide".

Intanto le scorte di Pfizer e Moderna, i due vaccini raccomandati dalle autorità sanitarie, cominciano a scarseggiare. Motivo per cui domani la Asl Napoli 1 terrà aperti per le vaccinazioni solo due hub su cinque: Stazione Marittima e Capodimonte dove saranno somministrate 1500 dosi di Moderna in ognuno dei due. Problemi anche per i centri vaccinali della Asl Napoli 2 Nord, il cui territorio comprende metà della provincia partenopea: resteranno chiusi da oggi fino a mercoledì 16 giugno per mancanza di scorte.

"Abbiamo calcolato tutto. Avremo ogni settimana 300.000 dosi di Pfizer e 40 mila dosi di Moderna. È chiaro che chiederemo un'aggiunta di vaccini" rassicura De Luca. Con le dosi di oggi sono tre milioni i campani che hanno ricevuto la prima dose di vaccino in Campania. Cittadini ai quali potranno presto aggiungersi anche gli stranieri senza residenza finora esclusi dalla piattaforma. Ottanta i nuovi positivi al Covid in Campania oggi, 5 le vittime registrate. Non si interrompe il trend positivo dei ricoveri ospedalieri: i posti letto occupati in terapia intensiva scendono a 24 (-5 rispetto al giorno prima), quelli nei reparti di degenza a 379 (-31).

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