Oggi le nuove tecnologie e il digitale hanno aperto delle prospettive che, fino a pochi anni fa, sembravano pura fantascienza. Attualmente, ad esempio, lo smart working consente di lavorare da casa e in remoto, diventando così padroni della propria quotidianità ed evitando di recarsi in prima persona in ufficio. Poi c’è un altro fenomeno come il coworking, che unisce il digitale alla possibilità di confrontarsi con altri professionisti, lavorando in compagnia condividendo uno spazio fisico. Noi oggi vedremo nello specifico cos’è il coworking e come aprire uno spazio di questo tipo.

 

Cos’è il coworking e quali sono i suoi vantaggi?

 

Il significato di coworking lo si ottiene semplicemente traducendo il termine: “lavorare insieme”. In realtà la definizione di questo sistema di lavoro è molto più complessa, se si scava oltre la superficie. Come detto poco sopra, il lavoro condiviso mantiene alcune delle caratteristiche dello smart working, ma va ad agire contro uno dei pochi limiti di questo sistema: la solitudine. Volendo sintetizzare, il coworking è uno spazio fisico spesso rappresentato da una grande area open space, dove si trovano diverse postazioni connesse a Internet e dotate di comfort tecnologici.

 

Dunque, lo smart worker può noleggiare una di queste postazioni per un tot di ore, lavorare in remoto e nel mentre circondarsi di altri professionisti che svolgono anch’essi una professione digitale. Ciò significa avere la possibilità di confrontarsi, tanto che alle volte da queste conoscenze nascono idee, collaborazioni professionali e addirittura start up. È un sistema che aiuta ad abbattere il muro di solitudine dello smart worker, e a creare una rete di contatti fisici.

 

Come aprire uno spazio di coworking?

 

È chiaro che bisognerà trovare un locale adatto per questa attività, e – come avviene in qualsiasi mercato – analizzare la concorrenza che già lavora in zona. L’obiettivo è trovare un’area scoperta, ma potenzialmente ricca di smart workers. Naturalmente la connessione al web è indispensabile anche per chi lavora in uno spazio di coworking. A tal proposito, quando si decide di aprire un’attività di questo tipo, è bene pensare ad un contratto ad hoc, valutando le offerte internet per partita iva proposte dagli operatori.

 

È altrettanto importante differenziarsi dagli altri, offrendo qualcosa di nuovo. Ritornando alla scelta del locale, quest’ultimo dovrà essere abbastanza grande, e in media si parla di 200 metri quadri circa. È ovvio che bisogna essere pronti per affrontare dei costi importanti in fase di lancio, ma questa regola vale per qualsiasi tipologia di attività. Fra i costi da affrontare si trova anche l’acquisto delle scrivanie e lo stipendio del personale. Serve inoltre fare molta attenzione alla normativa sul coworking, ma qui si consiglia di rivolgersi ad un professionista, per evitare di commettere errori.

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