"Abbiamo presentato ricorso per Cassazione contro la decisone della Corte di Appello di Napoli, che ha disposto la consegna dell'on. Andrea Cozzolino allo Stato Belga". Lo dichiarano, in una nota, i legali difensori dell'eurodeputato Andrea Cozzolino, Federico Conte, Dezio Ferraro, e il professor Raffaele Bifulco. "Chiediamo alla Suprema Corte - aggiungono i legali - di accertare la non autosufficienza e la non proporzionalità dell'arresto del nostro assistito, in mancanza di una quadro indiziario seriamente evocativo delle condotte che gli vengono contestate, e per la pretesa di tradurlo in carcere al fine di rendere un interrogatorio che egli stesso ha chiesto più volte di rendere da uomo libero. Nel caso dell'onorevole Cozzolino, l'interpretazione restrittiva corrente delle norme sul mandato di arresto europeo si tradurrebbe in una violazione palese del suo diritto inalienabile alla libertà, a una difesa adeguata e, vista la sua accertata patologia cardiaca, alla salute. Per questo, in subordine rispetto all'annullamento della sentenza, abbiamo chiesto alla Suprema Corte di rimettere la questione alla Corte Costituzionale ovvero alla Corte di giustizia europea, per la verifica dei profili di legittimità della legge italiana e di quella unionale".

"L'on. Cozzolino è fermo e determinato nella sua intenzione di dimostrare la sua estraneità ai fatti davanti all'autorità giudiziaria belga, ma intende difendere in tutte le sedi i suoi diritti civili di cittadino italiano ed europeo", conclude la nota.

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