Criminalità, il report della Dia: 'Assenza da scuola causa Covid ha avvicinato giovani a illegalità'
I dati nell'ultima relazione semestrale al Parlamento della Direzione investigativa antimafia
13-04-2023 | di Redazione
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"I fenomeni di devianza minorile a Napoli e nella Campania non sono da considerarsi esclusivamente un prodotto della camorra ma da questa ne traggono comunque linfa e ispirazione secondo modelli comportamentali tipici di emulazione e identificazione". E' quanto viene sottolineato nell'ultima relazione semestrale al Parlamento della Direzione investigativa antimafia per la quale "a Napoli, così come in tutta la Campania, la prolungata assenza dalle attività scolastiche a causa della pandemia ha, in un certo qual modo, favorito l'avvicinamento dei minorenni alle attività illegali 'di strada' avviandoli verso la 'carriera delinquenziale'".
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"Ad accrescere la diffusione delle variegate forme di devianza giovanile - viene spiegato nella relazione - contribuisce anche l'abuso di sostanze stupefacenti, fenomeno alimentato anche dalla commercializzazione di droghe nel web che colpisce una larga fascia dell'universo minorile, con il coinvolgimento di giovani 'vicini' a contesti di criminalità organizzata in episodi violenti". Inoltre, nel semestre in esame (gennaio-giugno 2022), secondo la DIA, "si è anche assistito a una elevata diffusione di comportamenti antisociali e illeciti aventi come protagonisti i minori, ovvero condotte criminali riconducibili ai cosiddetti fenomeni 'baby gang', 'bullismo' e 'cyber bullismo', in cui il minore stesso emerge, contemporaneamente, quale autore e vittima del reato".
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