“Per ora siamo riusciti a contenere gli effetti dei rincari, ma non sappiamo quanto durerà. Siamo preoccupati”. A rincarare il sentimento di incertezza sul futuro dei commercianti di Torre Annunziata è Adolfo Evacuo, tra i più noti panificatori della città.

L’aumento dei prezzi non ha risparmiato neppure il pane, che da diverse parti del Nord Italia arriva addirittura a costare 6,60 euro al chilo, quando di solito sarebbero bastati un euro o poco più per un pezzo. Una situazione del genere non si vedeva dal 2008, ovvero dai tempi della crisi economica di allora. Mentre gli aumenti del pane non si facevano vivi da almeno cinque anni.

Anche per Evacuo, che gestisce un panificio nel centro cittadino, sono arrivati i primi aumenti su beni primari ed è stato costretto a farci i conti in tempi rapidi: “La Farina 00 è aumentata di 30 centesimi al chilogrammo – ha spiegato – circa il 13 per cento. E tra qualche mese ci hanno preventivato ulteriori rincari fino al 40 per cento. Ho partecipato ad alcune riunioni di categoria e siamo tutti molto preoccupati sul futuro perché non riusciamo più a sostenere i costi senza aumentare di conseguenza anche i beni che vendiamo”.

Ma c’è dell’altro. Oltre a questo hanno subito aumenti anche altri prodotti come le plastiche: “Un pacco di buste di plastica prima lo pagavo meno di 5 euro, ora ne costa 12. Un aumento di quasi il 200 per cento che non è giustificabile in proporzione, a tutto il resto”.

Una situazione difficile da sostenere: “La mia azienda è piccola – ha concluso Evacuo – ma tutti i miei dipendenti sono inquadrati e lavorano per mantenere le proprie famiglie. Noi abbiamo necessità di lavorare ma non possiamo continuare così senza dover necessariamente rivedere tutti i prezzi. Dopo due anni di pandemia pensavamo di poterne uscire. Di sacrifici ne abbiamo fatti tanti, ma qui la luce in fondo al tunnel non si vede. Ecco perché continuiamo ad essere preoccupati”.