Si chiama  Mucola,  e ha 6 anni  il  primo bambino ucraino proveniente dall’inferno dell’Ucraina . E’ arrivato con la mamma Katerina di 32, dopo un viaggio lunghissimo e avventuroso  per ricongiungersi con la nonna che vive  a San Giorgio da anni.    

E’ stato accolto dal Sindaco di San Giorgio a Cremano  Giorgio Zinno   e l'assessore all'Istruzione Giuseppe Giordano ed è stato  accompagnato  alla  scuola Noschese  ove la dirigente scolastica Patrizia Ferrione diventa la prima dirigente del territorio  ad  accogliere a nome della dell'intera comunità e inserire  un bambino  in fuga  dall’inferno dalla guerra.   Nei suoi occhi  che finalmente brillavano di gioia non c’era più il terrore e la  PAURA  provocata dalle  esplosioni  degli ordigni,  gli ululati delle sirene  che invitavano a nascondersi in rifugi sicuri  per poi uscire a prendere qualcosa e poi di nuovo nei rifugi per ore e ore e per giorni e giorni.        

Attraverso la traduzione della nonna  mamma   Katerina ha raccontato ai presenti  gli orrori di questa incomprensibile  guerra  il bombardamento dell’aeroporto della città  e soprattutto la profonda commozione e le loro lacrime  quando  hanno dovuto  lasciare il papà, anche lui 32enne che sta combattendo in prima linea questa terribile guerra,  e che come tutti gli altri uomini ucraini fra i 18 e i 60 anni, è  rimasto  a  difendere il proprio Paese.      E’ stata una decisione difficile ma necessaria  per i genitori  ma era più importante per loro portare  in salvo il piccolo e  anche se con dolore mamma e figlio hanno dovuto lasciare la casa e soprattutto per Katerina il proprio giovane marito .  Si sono uniti a una lunga fila di profughi  con i quali sono passati per la Slovenia  con  un treno stipati in vagoni che  suscitavano terribili storie  di terrificanti trasporti umani ,  e poi  a bordo di un pullman, sono arrivati in Italia. Ma ci sono voluti 5 "lunghissimi" giorni di viaggio per raggiungere la nonna a San Giorgio a Cremano.          

Poi finalmente un incontro intenso nella scuola Noschese    ha fatto pronunciare    alla mamma  queste  prime parole  significative tradotte dalla nonna, "Qui ho trovato calore e sicurezza. Un'esperienza che non dimenticherò mai “ .      

I bambini si sa sono i primi a gioire per gli abbracci  e l’affetto dei compagni  delle prime classi della primaria  che hanno accolto  il piccolo Mucola  nel giardino della scuola e  che hanno voluto regalargli  un pesciolino rosso   che ha fatto  tornare il sorriso sul suo volto.  Mucolas già interagisce con i  nuovi compagni e la scuola sta contattando  una mediatrice culturale che potrà aiutarlo a comprendere la lingua e ad integrarsi sempre meglio con gli altri bambini.     

" Sono nostri fratelli e siamo al loro fianco. Nei prossimi giorni arriveranno altri bambini in fuga dalla guerra, accompagnati dagli adulti  - ha detto il Sindaco Giorgio Zinno - . Noi li accoglieremo nella nostra comunità grazie al grande cuore di moltissimi cittadini, alla disponibilità delle scuole e delle associazioni e attraverso le attività che l'amministrazione sta mettendo in campo,  insieme alla Protezione Civile e ad altri enti intermediari. A breve partirà inoltre, il quarto carico di beni verso l'Ucraina ".

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