“Non siamo un popolo che molla”. Ha vissuto per circa 20 anni a Torre Annunziata, poi è tornata nella sua Ucraina. Zoryana Rydlitska sta stringendo i denti assieme al suo compagno a Ternopil, città di 200mila abitanti che si trova nella parte occidentale della nazione appena colpita dai bombardamenti della Russia.

La giovane era molto legata alla città oplontina. Dopo che i suoi genitori hanno raggiunto la nonna ha legato tantissimo con Torre Annunziata, che amava per gli amici, il mare e anche per il Savoia.

“Sono già tre anni che vivo qui a Ternopil con il mio ragazzo -ha affermato- Qui la situazione è più tranquilla rispetto a altri luoghi. Ma ieri siamo dovuti scappare nei rifugi situati nel sotterraneo del nostro palazzo per due volte dopo aver ascoltato le sirene. All’inizio la paura è tanta, poi psicologicamente scatta la voglia di reagire”.

L’APPELLO. Nelle ultime ore Zoryana ha anche lanciato un appello agli amici di Torre Annunziata tramite il proprio profilo Instagram. “Lì c’è ancora mia madre, che è disponibile per la raccolta -ha aggiunto- Già dopo l’annuncio in tanti mi hanno scritto. Servono in particolar modo medicinali. Ma a anche bende, siringhe e acqua ossigenata. Non si può arrivare in ospedale. Ci sono donne che stanno partorendo sotto terra”.

Malgrado la paura, la voglia di lottare è più forte. “Non siamo un popolo che molla. La situazione è difficile, ma non ci lasceremo abbattere” ha concluso Zoryana.

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