Crollo al Quadrilatero delle Carceri. Affidati i lavori di messa in sicurezza
Via libera dell’ufficio tecnico comunale. L’obiettivo di Nunzio Ariano: “Scongiurare altri cedimenti”
02-01-2019 | di Marco De Rosa
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“Abbiamo il compito di scongiurare altri cedimenti ed evitare tragedie”. Il dirigente dell’ufficio tecnico comunale Nunzio Ariano commenta così l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza al Quadrilatero delle Carceri.
Dopo il cedimento di un’ala di un palazzo sito al Corso Vittorio Emanuele III avvenuto l’11 novembre scorso, il comune di Torre Annunziata ha pubblicato una determina con cui si affidano i lavori alla zona interessata. La ditta incaricata, l’AM Costruzione, si farà carico dei lavori in vari punti del quadrilatero per scongiurare che si verifichino eventi simili all’ultimo crollo, che ha rischiato di finire in tragedia.
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La storia. Vetri rotti, calcinacci e cumuli di macerie: un boato fortissimo e una nube densa di fumo e polvere si alzo in tutta l’area facendo piombare nel panico centinaia di residenti. Parte dell’ala collassata finì a ridosso di un palazzo, colpendo un appartamento al primo piano al cui interno, per fortuna, al momento del crollo non era abitato. Dopo le verifiche immediate dei vigili del fuoco e del personale dell’ufficio tecnico comunale, iniziarono i lavori di sgombero degli inquilini dal palazzo interessato (ritornati dopo qualche giorno all’interno dei loro appartamenti, ndr).
La determina. “Per eliminare le criticità urgenti anche sugli altri immobili del quartiere – si legge nella determina - è stata fatta richiesta alla società AM Costruzione, già esecutrice del primo intervento presso l’edificio oggetto del crollo dell’11 novembre, di formulare offerta a ribasso sull’importo del computo metrico preventivo di spesa e manifestare il proprio interesse a proseguire nei lavori”.
Circa 35mila euro l’importo dei lavori, con affidamento diretto, così come prevede anche la nuova legge di bilancio 2019, che registra l’innalzamento della soglia di affidamento diretto dei lavori da 40mila a 150mila euro e con procedura negoziata fino a 350mila euro.
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