Una forte lite tra il cognato di Anna Duraccio e Gerardo Velotto nei giorni precedenti al crollo del 7 luglio 2017. E’ quanto emerso nel corso della quarta udienza del processo sul crollo di via Rampa Nunziante. A riferirlo è stato Giovanni De Felice, marito di Imma Duraccio, nel corso della terza udienza del processo di Rampa Nunziante.

Il cognato di Pasquale Guida abitava al terzo piano dello stabile, lato mare, insieme alla moglie e alle figlie. “A Roberto Cuomo, amministratore dello stabile, avevo fatto notare un’apertura nei pressi del parcheggio del Lido Nettuno – racconta in aula De Felice - Per me stavano facendo dei lavori abusivi e mi rispose che avrebbe risolto lui”. 

Successivamente sono poi emersi i rapporti piuttosto tesi con Gerardo Velotto, proprietario dell’appartamento al secondo piano. “I lavori sono cominciati alla metà di maggio del 2017. Non riuscivo più a sostenere i rumori dei martelli pneumatici. Un giorno notai una nuvola di polvere perché spesso il materiale di risulta veniva lanciato dal balcone direttamente sul furgone. Tra il materiale vi erano diversi mattoni enormi di tufo. Dopo aver visto il nostro balcone totalmente sporco gettammo dei secchi d’acqua. A questo punto Velotto si rivolse a noi con termini offensivi. Poi passò Aniello Manzo in sella al suo scooter e lo informai di quanto stava accadendo, ma lui non proferì risposta”. 

De Felice aveva avuto modo di parlare anche con Pasquale Guida. “Qualche giorno dopo ne discussi anche con mio cognato Pasquale (Guida ndr) che mi disse di lasciar perdere. Noi tentavamo di spingerlo dalla nostra parte, ma lui non voleva si creassero dei problemi. Questo raffreddò un po’ i nostri rapporti”

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