La vicenda degli stupri di Caivano, su cui indagano le due Procure di Napoli Nord e dei minorenni che hanno emnesso nove ordinanze di custodia cautelare, emerse alla fine dello scorso mese di agosto. Due cuginette di 10 e 12 anni, secondo la ricostruzione degli inquirenti, furono portate all'interno di un centro sportivo abbandonato, il Delphinia, dove sono ora iniziati lavori di ristrutturazione per il suo completamento entro la primavera del 2024, e violentate da un gruppo di giovani. Ma quello sarebbe stato solo uno degli episodi di violenza, che si sarebbero ripetuti a lungo nel tempo. Alla svolta di oggi si è arrivati anche dopo il sequestro di diversi telefonini degli indagati.

"E' un primo segnale importante". Solo poche parole, in attesa della conferenza stampa degli inquirenti, da parte di don Maurizio Patriciello per commentare l'arresto delle 9 persone indagate per le vicende delle violenze ai danni delle due cuginette. Il sacerdote anti-clan sta visitando, insieme al prefetto di Napoli Claudio Palomba e al questore Maurizio Agricola, il Villaggio della legalità che è stato allestito dalla polizia lungo viale Margherita, all'interno del Parco Verde di Caivano. Lungo lo stesso viale ci sono centinaia di studenti delle scolaresche del comprensorio (l'arrivo è previsto a scaglioni) mentre le altre strade del quartiere sono quasi vuote. 

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