“Shalom aleikhem, che la pace sia su di voi”. Un saluto, un augurio e, allo stesso tempo, una speranza. E’ il messaggio che gli alunni delle classi 5 B e 5 C della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo I Cangemi di Boscoreale hanno rivolto alla platea e agli ospiti d’onore del convegno “Trentennale dell’Amicizia Ebraico Cristiana a Napoli e ricordo della Sig.ra Alberta Levi Temin”. Accompagnati dalle docenti Teresa Loreto e Margherita Fogliame, gli allievi del comprensivo guidato dal dirigente Rosa Vitale hanno partecipato all’iniziativa interreligiosa, svoltasi, questa mattina, presso la Sala dei Baroni del Maschio Angioino, nello spazio dedicato ai contributi forniti dalle scuole. Un omaggio alla memoria di Alberta Levi Tamin, donna scampata alle persecuzioni naziste e promotrice della Associazione Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli, deceduta lo scorso mese di agosto che, nel gennaio 2016, aveva portato la propria esperienza di vita all’attenzione degli allievi del Cangemi nel corso di un convegno commemorativo della Shoah.

“Siamo qui per rievocare la figura di una donna che ha lasciato un ricordo indelebile nel nostro cuore – hanno spiegato i bambini, leggendo ad alta voce il loro ‘memoriale’ - Nel gennaio 2016, in occasione di un convegno organizzato dalla nostra dirigente Rosa Vitale, abbiamo avuto l’onore di conoscere lei, una persona speciale che, da ebrea, sfuggì alla deportazione nazista”. L’intervento della delegazione del “Cangemi” ha seguito quelli di altre scuole, che hanno omaggiato Levi Tamin anche in altri modi, con cori e poesie.

L’evento, patrocinato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), dalla Regione Campania e dal Sindaco di Napoli, è stato moderato dalla giornalista de “Il Mattino”, Donatella Trotta, e ha visto la sentita partecipazione delle autorità religiose cattoliche, protestanti, ebraiche e musulmane. Obiettivo pregnante del convegno, oltre alla commemorazione di Levi Tamin, è stato quello di favorire un’attenta riflessione sul tema dell’educazione alla diversità religiosa e al dialogo interreligioso quale strumento per costruire una cultura cosmopolita e favorire nei giovani valori di solidarietà, di pace, di giustizia. Al centro della riflessione, la ricerca di punti chiave, comuni alle varie religioni, intorno ai quali edificare questa nuova cultura. Memoria, testimonianza, fraternità, condivisione, dialogo, corresponsabilità, impegno, ricerca della verità. Elementi per costruire un nuovo mondo, anelando la vera gioia e l’auspicata salvezza.

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