Da Movimento a partito. La nuova pelle del Movimento 5 Stelle
No ai due mandati: ecco come cambiano le regole. L’incontro all’hotel Ramada a Napoli
08-05-2019 | di Claudio Di Giorgio
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All’Hotel Ramada di Napoli si è tenuta la riunione regionale del M5S nella quale i gruppi territoriali hanno presentato le proposte da dottare per la nuova organizzazione del Movimento 5 stelle che in pratica trasforma il Movimento in Partito.
Proposte sono state presentate anche dal Consigliere Comunale di Portici Alessandro Caramiello. Il Movimento è pronto a cambiare le regole interne diventando così partito. Si tratta di una esigenza sentita da tempo, specialmente dopo la parziale défaillance subita dal Movimento alle recenti elezioni Regionali e il calo dei consensi rilevato nei sondaggi a livello nazionale.
Da tempo sono iniziati dibattiti e confronti interni al Movimento che hanno messo in molti casi anche in discussione la leadership dello stesso capo politico Luigi Di Maio. Novità principali del cambiamento divulgate dalle varie assemblee dei gruppi territoriali locali tra cui quello di Portici afferiscono fondamentalmente a 4 punti: organizzazione nazionale e locale del movimento; rapporti con liste civiche sui territori; nuove regole per i consiglieri comunali; temi relativi alle votazioni su Rousseau.
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Ma è la proposta di togliere il vincolo dei due mandati per i consiglieri comunali e regionali che sorprende gli osservatori ai quali l’operazione appare come una ghiotta occasione per molti consiglieri di evitare di chiudere la loro carriera politica al prossimo turno. Sarà la base ad essere chiamata a decidere con un voto ad hoc sulla piattaforma Rousseau sulla possibilità di derogare al limite dei due mandati per quanto riguarda i consiglieri comunali.
Nel frattempo il gruppo territoriale Porticese per bocca del Consigliere Caramiello ha fornito il proprio punto di vista presentando le proposte elaborate all’interno del suo Spazio a 5 Stelle: “ Proponiamo – ha dichiarato Caramiello - l’elezione di organi elettivi del M5S comunali, provinciali e regionali per affrontare le tematiche e l’organizzazione di interesse del territorio, la determinazione del limite massimo di due mandati per le candidature regionali, parlamentari e europee. Per le candidature risulta titolo preferenziale avere svolto mandato di consigliere comunale o essere stato candidato alle comunali. Superamento del limite di due mandati per i consiglieri municipali o comunali che vogliono candidarsi ancora al Comune o ad altra carica elettiva. Proponiamo il superamento dei due mandati per i consiglieri comunali mantenendo tassativamente il limite dei due mandati per le altre cariche. L’esperienza comunale è preferenziale per potersi candidare alle successive elezioni regionali nazionali e europee . Viceversa tutti i parlamentari che hanno espletato già i due mandati potrebbero dopo candidarsi alle elezioni comunali portando valore aggiunto all’interno del gruppo” .
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