Enea ha iniziato a fornire alla Protezione civile dispositivi medici che permettono di trasformare maschere da snorkeling in respiratori per l'emergenza Covid-19.

Lo rende noto l'ente pubblico di ricerca italiano precisando che presso il Centro di Portici i ricercatori stanno utilizzando la stampa in 3D per realizzare le speciali valvole da adattare alle maschere da snorkeling, facendole diventare respiratori per la terapia sub-intensiva.

Ad oggi il Dipartimento Tecnologie Energetiche con i suoi laboratori di Portici produce 15 kit di valvole al giorno per un totale previsto, per il momento, di 150 adattatori che serviranno per rafforzare la disponibilità in Campania, ma anche per strutture ospedaliere in Lombardia, in caso di penuria di caschi C-Pap per pazienti con problemi respiratori.

Le valvole vengono valutate e validate da un pool di medici che ne verifica l'efficacia e il corretto funzionamento. L'iniziativa è coordinata dalla Direzione Generale per la Tutela della Salute della Regione Campania e coinvolge numerosi altri soggetti pubblici e privati.

L'idea di “adattare” maschere pensate per un uso sportivo in presidi salva-vita è di una start-up bresciana specializzata nell'ideazione e sviluppo di progetti innovativi. L'adattatore - chiamato "Charlotte" - è stato brevettato e messo gratuitamente a disposizione.

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