Da seimila a dodicimila euro, così i Gionta raddoppiavano il valore della droga giunta in Italia
Il 'tariffario' nella recente ordinanza eseguita dai carabinieri nei confronti della cupola
15-07-2015 | di Redazione

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Tre qualità di marijuana, ma tutte con un punto in comune: il guadagno per i Gionta, raddoppiato. Ebbene sì, quello che i ‘valentini’ pagavano a una cifra, varcato il confine oplontino ne assumeva il doppio prima di essere servito alle piazze di spaccio locali. A rivelarlo è un’intercettazione, contenuta nel provvedimento che ha fatto luce sull’ennesimo giro di ‘marijuana’ gestito dai Gionta, qui, in Calabria e a Marcianise. Ma tornando ai numeri, una partita che in Olanda veniva a costare al massimo seimila euro – si tratta della più pregiata marijuana acquistata dalla cupola – qui poteva essere rimessa sul mercato al doppio, ovvero a 12mila euro al chilo. Cifre incredibili, che lasciano immaginare in che modo gli introiti della cosca aumentavano a ogni trasferta – che fra l’altro costava 500 euro da destinare all’autotrasportatore per ogni chilogrammo a bordo – dall’Olanda. Stesso discorso per la droga più scadente: se all’estero i ‘valentini’ investivano appena 3.200 euro, qui quei soldi raddoppiavano, facendogli entrare in cassa almeno settemila euro. Una logica che a questo punto spiega tante cose, soprattutto il perché negli anni il business della droga ha preso il sopravvento su tutto il resto.
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