Da Torre Annunziata a New York per amore della scienza, la straordinaria scalata di Salvatore Sirletti verso le stelle
Ricercatore di fisica alla Columbia University, conquista il sogno americano. L'appello ai ragazzi: 'Ignorate chi vi sminuisce e combattete per i vostri obiettivi'
14-03-2025 | di Rosanna Salvi

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“Ho dovuto combattere a lungo contro i pregiudizi. Ero circondato da persone che non credevano in me e che tentavano di tarparmi le ali. Avrei potuto arrendermi, ma non l'ho fatto. Ad oggi vivo a New York e studio fisica in una delle università più prestigiose al mondo. Non ascoltate chi vuole scoraggiarvi: credete nelle vostre capacità”.
Da Torre Annunziata a New York. Salvatore Sirletti, ricercatore di 32 anni con la scienza nel Dna, indaga i misteri dell'universo alla Columbia University, punta di diamante dell'Ivy League. Affiancato dai più grandi scienziati del mondo, per cui il Premio Nobel non è una chimera, è riuscito a conquistare il sogno americano travalicando i confini di una piccola città.
Un traguardo raggiunto grazie alla partecipazione ad un concorso nazionale promosso dall'Agenzia Spaziale Italiana. Una selezione complessa, con solo quattro posti disponibili. Ma anche stavolta, grazie alla sua determinazione ha avuto la meglio e ottienuto il primo posto. Un punto di svolta, che segna l'inizio di un percorso straordinario a New York. “Sono un cosmologo teorico e mi occupo di costruire modelli matematici per studiare la nascita dell'universo. Si tratta di un lavoro piuttosto complesso, ma di alto prestigio – spiega Salvatore - Un campo di ricerca in cui unisco la teoria fisica all'analisi dei dati raccolti da satelliti e telescopi di tutto il mondo. Utilizzo il sesto super computer più potente del mondo, talmente all'avanguardia da elaborare dati e restituire risposte scientifiche”.
L'amore per la fisica nasce tra i banchi di scuola. Ispirato da suo padre Massimiliano, professore di chimica, capisce sin da ragazzino che avrebbe dedicato la vita alla scienza. Studia alla Federico II conseguendo una laurea magistrale con il massimo dei voti. Una carriera brillante, che inaugura l'inizio di un percorso accademico nel gotha dei ricercatori. Salvatore è l'esempio di un ragazzo di Torre Annunziata che è riuscito a conquistare il sogno americano. “Non è stato facile raggiungere questo obiettivo, ma spero che la mia storia possa essere un modello positivo per i ragazzi della mia città. Dovete allargare gli orizzonti. Fuori c'è mondo che vi sta aspettando: abbiate il coraggio di mettervi in gioco”.
Ed è proprio la determinazione la protagonista di questa storia. Durante il percorso accademico, Salvatore vola a Francoforte alla Goethe-Universität. “Il periodo all'estero è stato fondamentale perché sono riuscito a perfezionare il mio inglese. Chi ha l'obiettivo di raggiungere i livelli più alti, non può non padroneggiare la lingua. Il mio è un mondo competitivo. Sono circondato dai migliori del mondo e sono orgoglioso di esserne all'altezza. Se ci credi, i risultati arrivano”, sottolinea Salvatore.
Germania, Olanda e New York. Salvatore ha costruito nel tempo un'esperienza significativa nel panorama accademico internazionale. Ma in questa collezione di successi, gioca un ruolo fondamentale anche l'Italia. “Dopo la magistrale ho iniziato un dottorato internazionale all'università di Ferrara. Sono stato assistente alla cattedra di Statistics and Mathematical Modelling per due anni. Guidare i ragazzi, essere un loro punto di riferimento e aiutarli nel percorso accademico è una grande soddisfazione per me. Vorrei continuare su questa strada e mi auguro sia questo il mio destino. Però tengo a precisare una cosa: i docenti hanno l'obbligo di motivare i ragazzi. Non è tollerabile che siano i primi a tarpare le ali ai loro studenti. Bisogna credere nei loro sogni e fargli capire che oltre Torre Annunziata c'è un mondo. Dobbiamo essere fieri, anche se viviamo lontani, di portare in alto il nome di questa città", conclude Salvatore.
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