Il WWF chiama a rapporto Sindaci e Commissari Prefettizi da Torre Annunziata ai Monti Lattari: 'Vietate l'uso dei fuochi d'artificio, per gli animali solo stress e morte'

Ogni anno sono sempre di più le città d’Italia che cercano di contrastare i botti di capodanno con apposite ordinanze che vietano “l’accensione ed i lanci di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici in tutte le vie, piazze o aree pubbliche dove transitano o siano presenti delle persone in considerazione degli oggettivi pericoli per le persone, dei rumori molesti causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini e del fatto che botti, petardi e fuochi sono causa di stress, morte, ferimenti e traumi per cani, gatti, animali domestici ed uccelli”.

“Verrà un giorno in cui non ci sarà più bisogno di lanciare appelli - dichiara Claudio d’Esposito del WWF Terre del Tirreno - per chiedere di non sparare i botti di fine d’anno! E mentre da noi “si spara” per divertimento altrove, in territori senza pace, ben altri tipi di mortai e granate esplodono ogni giorno, seminando devastazione e morte senza fine: solo questo dovrebbe indurci a riflettere. Sappiamo che l’abitudine a sparare i botti è dura a morire, ma siamo fiduciosi che se saremo in grado di invertire la rotta le cose cambieranno in meglio!

L’ordinanza anti-botti che chiediamo ai sindaci è un segno di civiltà e un segnale importante, anche se non sempre si riesce a farla rispettare! Sappiamo bene come gli animali, sia domestici che selvatici, al rumore dei fuochi di capodanno, impazziscono correndo il rischio di subire gravi conseguenze. Ma sebbene siano acclarati i danni agli animali, oltre che agli umani, non tutti vogliono rinunciare a questa tradizione! Le tradizioni spesso rappresentano parte della nostra identità culturale, ma vanno anche adattate alle nuove esigenze e normative come è normale che sia in una nazione civile”.

Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea stress e spavento da indurli a fuggire dal rumore insopportabile. Ciò è dovuto alla loro soglia uditiva infinitamente più sensibile di quella umana. L’uomo ha un udito compreso tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, hanno facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz, il gatto fino a 70.000 hertz. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare addirittura l’aborto da trauma da spavento.

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