“Ho lottato, ho creduto e ho vinto”. Da Trecase arriva la bella storia di Dario Grassano. Il 23enne, visto anche con la maglia del Real Rovigliano, ha da poco firmato il suo primo contratto da professionista con il Mosta, società della Premier League Maltese. Un’occasione da non perdere per il giovane, che si è trasferito con la sua ragazza Lidia sull’isola.

Dario ha voluto raccontare la sua storia per incoraggiare tutti a inseguire sempre i propri sogni. “Tutto sembrava andare per il verso giusto –ha affermato- All'età di 18 anni, infatti, sono stato visionato da una società dilettantistica, che ha deciso di prendermi. Dopo poco, purtroppo, la mia carriera ha subito un arresto. Mia madre si è ammalata di cancro e, come ben sapete, è davvero dura poter andare avanti senza un lavoro, visto che oltre a lei, anche papà aveva perso il suo. A quel punto ho deciso di abbandonare il calcio per dedicarmi alla mia famiglia e soprattutto, ad accudire mia madre, contribuendo economicamente alle sue cure.  Lavoravo ininterrottamente in una pescheria dalle 3 di notte fino a quando non si finiva. Delle volte lavoravo anche per due giorni di fila. Ho cancellato la leggerezza dei miei anni, tanto da dimenticare qualsiasi domenica o festa. I miei sacrifici venivano ripagati con soli 140 euro a settimana ma, nonostante ciò, non mi lamentavo, perché tutto ciò che contava era la guarigione di mia madre. Dopo tante sofferenze e dopo innumerevoli interventi chirurgici, mia madre ha superato la fase più critica, anche se continua ancora a lottare”.

Poi è stato fondamentale l’apporto della fidanzata. “Mi ha incitato a ritornare a sognare, riprendendo col calcio nonostante i miei 21 anni. Spinto da quella voglia irrefrenabile di diventare un calciatore, mi sono buttato a capofitto alla ricerca di una nuova squadra. Ho contattato diversi Direttori Sportivi e Procuratori, ma sono stato spesso umiliato con frasi del tipo: "non mi interessi, sei scarso". Altri addirittura si sono approfittati della mia situazione, togliendomi quei pochi soldi che avevo, per poi scomparire nel nulla”.

Da qui l’incontro con il procuratore Max Leghissa. “Un giorno ho trovato il mio angelo custode che mih a preso sotto la sua ala protettiva. Ora ho firmato il mio primo contratto da professionista e gioco per il Mosta Football Club, società della A maltese”.

Foto Nunzio Iovene Il Cigno @rt

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