Un giorno di festa. Quello dell'8 dicembre per i cittadini di Torre del Greco è sempre stato questo. La preghiera, la processione con il carro, e gli applausi di migliaia di persone accorse per vedere l'Immacolata. Quella del 2015, invece, verrà ricordata come un'odissea. Completamente scevra dal culto religioso. Che ha trasformato l'evento in uno dei peggiori di cui la città avesse memoria.

ALCOL E BOTTE. La lista delle disavventure che hanno accompagnato l'8 dicembre 2015 a Torre del Greco inizia di buon mattino. In una Piazza Santa Croce come al solito stracolma, qualcuno pensa bene di rovinarsi la festa. Tre ragazzini, due residenti ad Ercolano ed uno nella città corallina, danno vita ad una rissa. Causa qualche bicchiere d'alcol di troppo, una lunga notte e una parola fuori posto ed è il putiferio. Sul posto arrivano le forze dell'ordine che fermano i tre giovani balordi. Faranno ritorno a casa nel primo pomeriggio, in attesa di rito direttissimo.

CHIESA PIENA. Nel frattempo, nella Basilica di Santa Croce, don Giosuè riesce a difficoltà a far rispettare la tabella di marcia. Alle 10.00 il carro è ancora in chiesa, e i richiami del parroco ai fedeli ad uscire fuori, per permettere al primo gruppo di portatori di prepararsi alla processione, cadono nel vuoto. L'Immacolata vede la luce del sole solo alle 10.40.

I PORTATORI. La processione inizia a singhiozzo. Sembra esserci subito molta disorganizzazione. I gruppi dei portatori del carro peccano di poca organizzazione, e la marcia si arresta spesso. Tanti i volti di giovanissimi che si vedono in tunica bianca, segno anche di una svolta "acerba" dei gruppi. C'è poi chi complica le cose provando a mettere le autorità istituzionali subito dietro il carro. Problemi anche per la banda che succede l'immagine della Madonna. Nessun "cordone di portatori" la protegge, e molti musicisti vengono spinti o distratti dai passanti.

SOSTA VIETATA. L'incredibile accade in via Calastro. Auto ferme in sosta e nessuno spazio per il passaggio della Madonna. I fedeli protestano nell'incredulità generale. Nessuno riesce sul momento a dare spiegazione di quanto stia accadendo. Il cartello di divieto di sosta pare sia rimasto affisso fino al mattino, e poi tolto. Così, mentre il carro percorreva il centro storico, in zona portuale le auto trovavano tranquillamente parcheggio sensa opposizione alcuna nè rischio di infrazione. La sosta forzata è invece per l'Immacolata, che attende (oltre mezz'ora) insieme a centinaia di torresi in processione che le auto vengano spostate.

IL PONTE. La pazienza viene stemperata dalle preghiere e le auto vengono rimosse. La marcia continua, ma non senza impedimenti. Nel percorso di quest'anno, revisionato dall'Amministrazione Comunale causa cantieri aperti in città, era stato inserito un passaggio obbligato sotto il ponte che dalla zona portuale risale fino a via Mons. Felice Romano. Al momento dell'arrivo sul luogo, però, l'inatteso scenario. Il carro è troppo alto per attraversare il ponte. I portatori si confrontano per trovare una soluzione. I fedeli sono presi dallo sconforto più totale. Trascorre circa un'ora. Sui social partono accuse e parole per niente dolci verso l'assessore Luigi Mele. Lo stesso prima risponde a tono ad alcuni cittadini, poi si giustifica: "Le misure ci sono state date dagli organizzatori e avevamo capito che il carro dovesse passare per il ponte successivo." Morale: l'Immacolata è costretta a fare dietrofront e rinunciare ad un altro pezzo del suo percorso.

FUOCHI D'ARTIFICIO. L'apice di una giornata storta si raggiunge però in piazza Luigi Palomba, dove se non ci è scappata la tragedia forse è solo perchè era la festa dell'Immacolata Concezione. La consuetudine vuole che al momento del passaggio del carro trionfale vengano sparati fuochi d'artificio dalla chiesa del Carmine. Qualcosa però non va come previsto. Alcuni fuochi pirotecnici anzichè puntare verso il cielo mirano al palazzo di fronte la chiesa e, in un pericoloso gioco di sponda, ricadono sui fedeli in piazza. Urla e corse disperate. C'è chi riprende la scena con lo smartphone e documenta tutto sui social. Ancora polemiche sulla gestione della sicurezza. Fortunatamente (o miracolosamente) nessuno resta ferito.

RIENTRO RECORD. Nella giornata dell'assurdo, si concretizza anche un inatteso record. Il carro trionfale fa il proprio rientro in Basilica di Santa Croce alle 17.48 circa. È ormai buio e i portatori, stremati dalle disavventure e dalle fatiche durate tre ore oltre il previsto, compiono l'ultimo sforzo tra gli applausi della piazza. L'Immacolata ritorna a casa. Ora si farà la conta delle colpe.

Gennaro Scognamiglio

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"