Una lettera aperta indirizzata al ‘Meetup Cinque Stelle di Torre Annunziata’, scritta dagli attivisti ‘Amici di Beppe Grillo’, con la quale si chiede di appianare anni di lotte interne fatte di incomprensioni, divisioni, denunce sulla stampa e querele. Ebbene sì, tra i due gruppi di attivisti oplontini si è arrivati anche davanti alle forze di polizia, senza considerare i post sui social e centinaia di commenti al vetriolo, scritti a sostegno o a discredito di alcuni o di altri volontari.

Adesso, come un colpo di spugna, che secondo taluni “ha il sapore degli accordi politici da prima Repubblica”, si prova a chiudere il capitolo della guerra fratricida, per guardare compatti alle amministrative del 2017 e, cosa ancora più importante, alla certificazione ed il simbolo che il guru del Movimento ed il suo staff potrebbero concedere, ma solo ad un gruppo sul territorio.

LA LETTERA. “Dopo l’ultima tappa di ‘Italia 5 Stelle’, Beppe Grillo ha chiesto a tutti gli attivisti di fare un passo avanti: uno sforzo affinché vengano messe da parte le divisioni che si sono create nei territori, per ritornare allo scopo originario della nascita del Movimento”. È l’incipit della missiva che è stata dapprima consegnata nelle mani dei grillini Esposito e D’Amelio, poi data per conoscenza al mondo dell’etere.

“Il nostro Meetup – continua la lettera – intende porre le basi per il superamento delle criticità che si sono create in passato. I cittadini torresi che si riconoscono nel M5S ci chiedono unità e soluzioni per la rinascita della nostra città”. Quindi, nell’ottica delle elezioni comunali del 2017 e per stemperare gli animi, un passo indietro non da poco del ‘Meetup Amici di Grillo’: “Fin da ora De Rogatis, Mazzella e Di Paola sono disponibili a non candidarsi a sindaco della città”.

LE BENEDIZIONI DALL’ALTO. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Luigi Cirillo, ed il senatore grillino Sergio Puglia hanno “benedetto” l’azione promossa dagli attivisti. “Io vedo un apertura al dialogo per superare le divergenze. Se questo non è positivo lo è invece farsi la guerra?”, ha scritto il primo, tra una sequela infinita di pro e contro. Puglia, invece, si è lasciato andare solo in un laconico “olè”.

LE CRITICHE. Ma a catalizzare l’attenzione è la battaglia di opinioni aperta sotto al post su facebook. Centinaia di commenti scritti già pochi secondi dopo la pubblicazione della lettera e che continuano ancora nel momento in cui pubblichiamo l’articolo.

Manna e Magro, tra tutti, quelli contrari. “Ma è uno scherzo? Dai dove sta la telecamera? Siamo su scherzi a parte, vero? Oppure no?”. Ha chiesto Marco Manna. Gaetano Magro, invece, ha replicato alla missiva con un post dove si dissocia “dall’atteggiamento del Meetup Amici di Grillo che, per beceri fini elettorali, ha intrapreso un accordo con il gruppo Meetup Cinque Stelle”.

Se da un lato è vero che c’è chi ha salutato con l’approvazione questa scelta, dall’altro è anche vero che chi critica lo fa con cognizione di causa. Appena pochi mesi fa un’ennesima battaglia tra i due gruppi perché il Meetup Cinque Stelle ha presentato una proposta al sindaco Starita: scelta osteggiata dagli attivisti del Meetup Amici di Grillo. A questo screzio, come a tanti altri, non si fa menzione nella missiva ma si chiede solo di seppellire le asce guardando all’anno che verrà.

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