New York non è poi così lontana ormai per Giada D’Avino, la 21enne di Scafati affetta da una rara malattia, la malformazione di Chiari complessa e Siningomielia. La patologia neuorologica colpisce la parte inferiore del cervelletto, compromettendo il midollo spinale e causando gavi conseguenze sul resto del corpo. La sua speranza ora è riposta in un delicato intervento che solo un medico italo- americano sembra poter curare.

Dopo le diverse manifestazioni di solidarietà del territorio e la raccolta fondi che tutte le scuole di Torre Annunziata e non si sono impegnate a portare a termine, oggi è stata la volta dello sport: il calcio e la danza si sono uniti per regalare a Giada un’ulteriore possibilità, una speranza più forte e concreta per poter guarire.

Prima del fischio d'inizio del match Savoia- Mondragone, le scuole di danza di Torre Annunziata, Scafati e Trecase si sono esibite in una strepitosa coreografia con le loro allieve per dimostrare tutta la solidarietà e il sostegno possibile. La Soul ballet School, Oplonti Arte Danza, Lady Carol, Lisa Dance e la Kir Royal Club, con il sostegno della Società Savoia, hanno dato vita ad un flash mob rappresentativo, 'Danzando per Giada', che si è concluso con la riproduzione del nome della ragazza, un finale simbolico per dimostrarle che non è sola in questa importante causa.

Anche lei, Giada, era presente all’evento ed ha assistito emozionata allo spettacolo, entusiasta e quasi incredula di fronte all’amore che la popolazione le ha donato. Raggiungere New York e sostenere il costoso peso dell’assistenza medica e dell’operazione ora sembrano scogli più facili da oltrepassare. Ora si va al prossimo "step", tutto l’augurio di una pronta guarigione arriverà anche oltreoceano.


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