De Luca contro il comune di Napoli: 'L'unico che dovrebbe aumentarsi lo stipendio sono io'
Il governatore: 'Da lapidare chi si alza indennità'
19-05-2022 | di Redazione
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"Qui l'unico che dovrebbe aumentarsi lo stipendio sono io". Lo dice chiaramente De Luca. "Le critiche su chi si alza lo stipendio ora valgono per tutti, non so chi lo sta facendo. Anche l'amministrazione comunale nuova è una delle prime cose che ha fatto? Che sia lapidata". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca rispondendo ai cronisti che, a margine della conferenza stampa sul canale televisivo del Teatro San Carlo, gli chiedevano del suo dissenso dell'aumento di stipendio e promozione di Emmanuela Spedaliere al teatro lirico.
"L'unico che dovrebbe aumentarselo - ha detto - è il presidente della Regione per la verità, ma nessuno ci pensa perché siamo in un mondo di malviventi". De Luca ha aggiunto che "ho già detto che dissento che si aumentino gli stipendi nel momento in cui abbiamo una crisi drammatica nel Paese e abbiamo la gente che non riesce ad arrivare a fine mese. Mi pare una cosa sgradevole, sbagliata e inaccettabile dal mio punto di vista. La Regione ha espresso questa posizione mentre le altre istituzioni presenti nel cda non la hanno espressa. Ognuno si presenta con il suo volto e poi rimane il problema di fondo, noi siamo andati avanti per anni con una logica parassitaria, la Regione paga e gli altri parlano solo e così non va bene. Dobbiamo riequilibrare perché la Regione Campania dà al San Carlo il triplo o il quadruplo di quanto la Lombardia dà alla Scala di Milano e non possiamo continuare così all'infinito. Ho voluto anche dire che se qualcuno pensa di utilizzare in termini ricattatori i rapporti con varie istituzioni culturali a me non fa nè caldo nè freddo. Io faccio quello che ritengo giusto fare, non è che siccome parliamo del San Carlo bisogna accettare tutto, io accetto quello che è ragionevole".
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Del difficile rapporto con il sovrintendente Stephn Lissner, presente alla conferenza stampa, De Luca ha detto "non c'è nessuna pace da fare perché non c'è stata nessuna guerra. Ho detto semplicemente quello che penso per il passato come dirò quello che penso per il futuro e ho anche chiarito a tutti che nessuno si permetta di nascondersi dietro i simboli per fare quello che vuole. Con me questo metodo non funziona"
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