Nuovo punto del venerdì di Vincenzo De Luca. Il governatore della Regione Campania ha posto particolare attenzione sull’ultimo focolaio che si è creato al campo rom di Secondigliano. “Tutto è cominciato da una donna in gravidanza, che abitava lì. Abbiamo provveduto a fare tamponi ai parenti stretti e sono risultati positivi due familiari. Quando altri hanno appreso della positività, sono venuti dalla Serbia in auto. Abbiamo subito individuato i familiari giunti e fatto i tamponi a tutti. Oggi la situazione è sotto controllo. Ci sono 8 persone positive, di cui 3 provenienti proprio dalla Serbia, sulle 30 che sono arrivate. Questo conferma la necessità di un controllo sulle frontiere più serio e rigoroso. Non possiamo permetterci di avere un’epidemia da importazione. Io credo che debbano essere bloccati i voli anche dagli Usa, oltre che dagli altri, visto che è il paese con il più alto tasso di contagiati e morti”.

Il presidente ha puntato più volte il dito su controlli più rigidi che per chi arriva in Italia. “Abbiamo aperto l’Italia più di un mese fa. Probabilmente era una scelta obbligata, perché non potevamo reggere più a lungo una chiusura totale. Ma servono controlli ancora più rigorosi, sennò rischiamo di farci male. E’ nostra responsabilità la salute di tutti, ma non possiamo fare la corsa all’ultimo migrante scappato o cittadino nascosto.

Se vogliamo mantenere aperte le attività economiche, dobbiamo sapere che ci sono dei rischi. Si sapeva che ci sarebbe stato qualche contagio in più, ma è indispensabile il senso di responsabilità dei cittadini. I controlli non basteranno, perché spesso non esistono. La mascherina non va messa per fare bella figura con me, ma per tutelare la vostra salute”.

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