Il discorso del governatore della Campania Vincenzo De Luca ha virato anche sull’aspetto sanitario. “Siamo più garantiti del Nord. Abbiamo eccellenze straordinarie, che possono dare certezze. Abbiamo dedicato ospedali al Covid in tutta la Regione.

Ma presto si tornerà anche all’ordinario. Se per un mese abbiamo dovuto fare un’operazione di guerra per recuperare i posti letto, ora il lavoro di permette di tornare alla normalità. Le attività ambulatoriali resteranno nei territori. La tamponite è diventata una malattia. In Veneto, dove l’hanno fatto a tutti, c’è stato un aumento dei contagi. Non è questo decisivo, ma il distanziamento sociale e il controllo del territorio. Ieri abbiamo avuto 98 positivi, perché ci sono ancora dei piccoli raggruppamenti che dobbiamo sconfiggere.

Registriamo piccoli focolai nell’agro sarnese nocerino. Ma anche nel napoletano e a Ischia. Per spegnere i focolai, c’è bisogno della collaborazione di tutti, ma chi gestisce realtà private ci segnali per avere controlli preventivi. Ci sono ancora tamponi, che arrivano in misura limitata. Ma soprattutto mancano i reagenti. C’è una carenza mondiale e li stiamo cercando ovunque. Inoltre il test rapido non dà risultati certi e si rischia di determinare una confusione e un eventuale danno. Noi ci stiamo muovendo con attenzione. Contenimento del contagio, eliminazione dei focolai e ospedali dedicati. E sarà davvero un passo in avanti incredibile della nostra Regione”.

LE CONLCUSIONI. Poi De Luca ha così concluso. “Quello che abbiamo fatto come Regione Campania ha avuto il rispetto di tutta Italia. L’ospedale prefabbricato, realizzato in 10 giorni e che non sarà smontato, sarà simbolo della concretezza. Quando abbiamo problemi seri da affrontare, che toccano la vita dei nostri cari, le bandiere di partito non contano niente. Solo la capacità amministrativa di organizzazione, la tenacia e la passione civile di cui hanno dato prova migliaia di medici e infermieri.

Sentirsi un’unica grande famiglia. Io mi auguro che con tutto il cuore, che la fase 2 sia segnata da questa nuova consapevolezza delle cose importanti della vita degli esseri umani. Lo dico perché mi è capitato di ascoltare qualche commento in relazione alla Campania. C’erano tante persone in Italia, ma anche qui da noi che aspettavano l’ecatombe e che finisse 100 volte peggio della Lombardia.

Ma anche qualche commento dispiaciuto, che avessimo fatto un lavoro importante. Allora io mi auguro che sia una fase di serietà e rispetto reciproco. Noi abbiamo dimostrato di essere una regione che cammina a testa alta e dobbiamo essere orgogliosi di ciò. Con sobrietà, modestia e umiltà: abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri, ma possiamo camminare a testa alta. Anticipando spesso le misure del Governo, perché avevo la paura che nell’area più densamente abitata d’Europa si sarebbe andati verso la tragedia. Continueremo così. Saremo vicino a tutti e riusciremo ancora a presentarci in Italia come un modello di serietà e rigore. Stringiamo ancora i denti, ma credo che vediamo una piccola voce in fondo al tunnel. Buona Pasqua a tutti voi”.

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