De Luca: "No termovalorizzatori, 600milioni per smaltire le ecoballe"
Per il Governatore i soldi arriveranno dal Governo: "Non abbiamo un piano B”
02-09-2015 | di Gennaro Carotenuto
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No alla costruzione di nuovi termovalorizzatori, no a nuove discariche, si all’incremento della raccolta differenziata di “almeno un altro 15%” su base regionale. Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, illustra il suo nuovo programma per i rifiuti e che avrà come primo obiettivo quello di eliminare “i cinque milioni e seicentomila tonnellate di ecoballe stoccate, l’85% delle quali sono a Giugliano e Villa Literno”. Lo smaltimento delle ecoballe, ha spiegato il governatore, "è indispensabile per rispondere alla multa dell'Unione Europea che ci è costata già venti milioni, con lo Stato italiano che paga ogni mattina 120.000 euro. Soldi che paga Padoan, noi possiamo dargli solo la solidarietà, oppure la giacca che indosso, soldi zero".
600 milioni di euro per le ecoballe. Il governatore De Luca nel corso dell’illustrazione del piano che dovrà essere sottoposto al vaglio dell’Unione Europea ha parlato di un costo complessivo di 600 milioni di euro che dovranno essere interamente coperti con fondi del Governo Nazionale e che serviranno a stoccare le ecoballe presenti sul territorio regionali. L’accordo spiega De Luca “sarà inserito nella prossima legge di stabilità” e permetterà di realizzare un piano su tre assi.
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Il piano De Luca in tre mosse. "Un terzo delle ecoballe - ha precisato De Luca - sarà trasportato fuori regione verso impianti di vario tipo; un alto terzo sarà trattato attraverso il potenziamento degli stir di Tufino e Giugliano, dedicando una nuova linea di tritovagliatura alla lavorazione delle ecoballe; il rimanente con il potenziamento dello stir di Caivano per le ecoballe di Villa Literno e Caivano".
Nessun problema sul trasferimento fuori regione. Per il presidente De Luca non c’è nessun ostacolo nel trasportare fuori regione una parte delle ecoballe,
Quattro impianti di compostaggio, zero discariche o termovalorizzatori. Nel nuovo piano rifiuti della Regione Campania è prevista la realizzazione di "almeno quattro impianti di compostaggio chiusi per la lavorazione dell'umido" che saranno finanziati dalla Regione con "cento milioni di fondi europei, visto che un impianto come quello di Salerno costa circa 25 milioni" - così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se il previsto impianto di compostaggio del Comune di Napoli a Scampia rientri nel progetto, ha detto: "Su questo decidono i sindaci, non dipende da noi, mi permetto però di raccomandare che si faccia una scelta sostenibile, più lontana possibile dalle abitazioni e magari non in zone che già hanno problemi sociali. Su certe scelte farei un approfondimento di riflessione. Noi abbiamo pensato ad aree industriali abbandonate". De Luca ha spiegato che la Campania deve riconquistare credibilità e parte dal no alla termovalorizzazione "non per una posizione ideologica, ma perché costruire un impianto significherebbe 350 milioni di spesa e l'entrata in funzione non prima di quattro anni, dopo di che un impianto da 300.000 tonnellate annue ci mette vent'anni per eliminare le ecoballe". Sulle discariche, De Luca ha spiegato che "i rifiuti inertizzati possono essere stoccati nelle decine di cave abbandonate visto che nelle ecoballe la frazione umida ormai è praticamente inesistente" e che dalle ecoballe stesse "verranno tolti i materiali ferrosi e di plastica".
Comitato di sorveglianza. De Luca ha anche spiegato che l'intero processo dello smaltimento delle ecoballe sarà "sottoposto a controllo democratico di un comitato di sorveglianza con Legambiente, Comuni interessati, cittadinanza attiva" e che il trasporto delle ecoballe potrà essere affidato "anche a ditte private che abbiano ottenuto l'ok dell'Anac di Cantone con cui abbiamo un accordo".
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