De Luca: Tribunale rinvia sentenza in attesa della Consulta
Resta in carica il governatore della Regione Campania
28-12-2015 | di Redazione

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Resta in carica il governatore campano Vincenzo De Luca. La prima sezione del tribunale civile di Napoli ha infatti rinviato il giudizio di merito relativo alla sospensione per effetto della Legge Severino, in attesa della pronuncia della Consulta chiamata a pronunciarsi sulle eccezioni di incostituzionalità.
La notizia era circolata già con una certa inistenza prima di Natale, oggi arriva la conferma. De Luca quindi continuerà a svolgere il proprio operato alla guida della Regione.
Nell'ordinanza, i giudici hanno rimarcato le differenze tra il caso De Luca e quello che ha riguardato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, su cui si è già pronunciata la Corte Costituzionale. “Proprio perché le situazioni sono differenti - osserva la prima sezione del Tribunale - bisognerà allora attendere che la Consulta si esprima anche sulla vicenda che riguarda De Luca, sottoposto alle sanzioni della legge Severino a causa della condanna in primo grado per abuso d'ufficio”.
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Soddisfazione nelle parole dell’avvocato Lorenzo Lentini, difensore del Governatore: “L'ordinanza - dice - accoglie in pieno le ragioni di De Luca e respinge l'istanza di revoca della misura cautelare. De Luca continua a governare legittimamente la Campania”.
Lentini afferma anche che De Luca una volta appresa la notizia si è mostrato “molto soddisfatto ma lui - a differenza di noi avvocati - era molto sereno. Noi abbiamo il dovere di essere più cauti e in un certo senso eravamo più preoccupati di lui. Nel merito - prosegue Lentini all’Ansa - l'ordinanza dice due cose: che con la remissione degli atti alla Consulta il processo di merito è sospeso per legge fino al pronunciamento della Corte. L'altra è che non sussistono i presupposti per la revoca delle misure cautelari, motivo per cui il giudice riconosce l'esistenza delle stesse premesse che avevano giustificato la adozione della misura cautelare, vale a dire la sospensione della sospensiva".
Eccesso di delega, disparità di trattamento e retroattività, sono i tre nodi giuridici sollevati dai difensori di De Luca sui quali la Corte dovrà esprimersi nei prossimi mesi, l'udienza di merito non è stata ancora fissata, il verdetto potrebbe arrivare prima dell'estate. Alla Corte Costituzionale aveva rinviato gli atti il tribunale di Napoli con l'ordinanza dello scorso 22 luglio.
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