Nuovo discorso settimanale di Vincenzo De Luca, che ha parlato della situazione del contagio in Campania. In primis ha parlato delle ultime decisioni del Governo, non disdegnando una stoccata al sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

“La Campania è stata collocata in zona gialla dispetto di altre in arancione o rosso. Questa classificazione ha determinato qualche sorpresa. C’era chi si aspettava un diverso posizionamento diverso. A me non fanno né caldo né freddo. Noi ci siamo dati una linea chiara e sugli obiettivi da perseguire. Qualcuno quasi voleva che fossimo in zona rossa. E credo che si sia determinato questo fenomeno. Abbiamo subito un’aggressione mediatica. E’ stata descritta una sanità falsa e poi hanno fatto finta di sorprendersi. Ancora oggi qualche amministratore va in giro a parlare di Napoli e della Campania. Gente che non ha alzato un dito per contenere il contagio e vengono utilizzati come scemi del paese. Ricorderete il film di Totò e Peppino. Napoli e la Campania non possono essere considerate regioni di eccellenza, devono essere per forza degrado e disastro”.

“Chi oggi entra in zona rossa, cioè blocca per 15 giorni o forse un mese le attività, si troverà nella condizione di aprirle a Natale - ha proseguito il presidente- Paradossalmente chi non è stato inserito rischia di fare il contrario. Per questo dobbiamo stare attenti, perché rischiamo di entrare in zona rossa in una settimana. Non c’è niente da festeggiare, dobbiamo essere ancora più rigorosi. Ai sindaci invito a ridurre del 50% della mobilità. Se ognuno fa il proprio comodo soffriremo. Non mi pare una sacrificio enorme da fare. Basta mobilità inutile e indossare sempre mascherine. Fate come se ci fosse il lockdown. Abbiamo già dimostrato a marzo e aprile di saperci comportare, facendo meravigliare il Mondo”.

Il Governatore è entrato poi nel dettaglio spulciando i numeri dei positivi rilevati nelle ultime 24 ore. “A Napoli città ci sono 1046 positivi nelle ultime 24 ore, la maggior parte sono asintomatici ma il contagio lo diffondono ugualmente. Poi a Giugliano 116, Arzano 24, Portici 57, Casoria 29, Pozzuoli 49, Caserta 65, Aversa 109, Somma Vesuviana 50, San Giorgio 45, Castellammare 48, Nola 57, Ercolano 48, Afragola 27, Salerno 56, Acerra 30, Marano 62, Marcianise 41, Melito 35, Ottaviano 50, Marigliano 28, Nocera 29, San Giuseppe Vesuviano 47, Scafati 22. Così andiamo in zona strarossa. C’è bisogno di un grande sforzo unitario collettivo per contenere il contagio”.

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