Una situazione annosa di degrado ed abbandono è quella che vive costantemente il cimitero di Pompei. L’ennesima denuncia attraverso i social, corredata da foto, è del ‘Comitato via Nolana’ (qui il post). Sembra uno scenario post bellico o un cantiere ormai abbandonato, eppure è il camposanto della città degli scavi, visitata ogni anno da milioni di turisti.

Reti rosse per delimitare zone soggette a lavori perenni. Calcinacci ovunque, tanto da rendere difficile alle persone anche camminare. “Da luogo di culto a terra di disagio”, il rammarico di Antonio Acunzo, presidente del comitato. “Andare a fare visita ai propri cari è diventata un’impresa quasi impossibile. Già per entrare nel luogo sacro bisognerebbe indossare la mascherina – continua il presidente – la puzza dei rifiuti e dei vicini compattatori rende l’aria irrespirabile soprattutto d’estate. A questo bisogna aggiungere il materiale di risulta disseminato ovunque che rende difficile camminare, soprattutto alle persone anziane”.

Infine, conclude: “Purtroppo è diventato proibitivo anche un segno di croce in chiesa – dice Acunzo – è chiusa da tempo perché inagibile”.

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