Delirio al Giudice di Pace, avvocati sul piede di guerra. Nuovo ‘sciopero’ il 3 febbraio
Il nodo udienze in un Protocollo mai applicato: a Torre Annunziata è rischio paralisi
20-01-2016 | di Salvatore Piro
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TORRE ANNUNZIATA. E’ nuovo rischio paralisi agli uffici del Giudice di Pace di via Margherita di Savoia. Locali nuovi di zecca, dopo il trasloco dall’ex palestra di via Veneto pagato dal Comune quasi 12mila euro, ma senza cancellieri, nella bolgia più totale e con Aule quasi al buio. Una situazione paradossale per la Giustizia, documentata da avvocati esasperati con video-choc e messaggi di sdegno diffusi sui social: “Al mercato del pesce c’è più ordine. Lì si lavora meglio” – il commento su facebook di molti legali - . Avvocati che torneranno presto sul piede di guerra: astensione da tutte le udienze il 3 febbraio. Lo ‘sciopero’ è stato indetto dal Consiglio dell’Ordine di Torre Annunziata.
Per lo stesso giorno il Presidente degli Avvocati oplontini, Gennaro Torrese, ha convocato un’assemblea generale dopo il clamore mediatico della vicenda: “Una situazione che non dovrà mai più ripetersi – il suo commento – . Invieremo un'istanza al Ministero, poi chiederemo alla Prefettura di Napoli l'istituzione di una Conferenza dei servizi ad hoc”. A far esplodere Torrese il caso di un Giudice di Pace che, anche per carenza di personale, aveva fissato 197 procedimenti in una sola mattinata. Il risultato? Trattate solo 40 cause. Le altre 157 udienze, invece, rinviate a data da destinarsi.
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IL PROTOCOLLO. Eppure una soluzione al caos ci sarebbe. E’ tutto scritto nel “Protocollo per la gestione delle udienze e delle cancellerie”, voluto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata e studiato da una Commissione ad hoc, composta da 2 membri per ogni associazione forense. Il documento, approvato dall’Ordine il 28 dicembre scorso, prevede tra l’altro nel settore civile che “il magistrato avrà cura di verificare che sul proprio ruolo non siano presenti più di 30 cause al giorno”: stop al caos insomma, ma il Protocollo non è mai stato applicato.
Dopo la firma del Consiglio dell’Ordine, infatti, manca quella del Coordinatore del Giudice di Pace, che dovrebbe sottoporre il Protocollo all’attenzione dei magistrati e dei cancellieri. Gli avvocati ormai aspettano una risposta da 24 giorni: “Il vero problema a Torre Annunziata – ha commentato il 41enne segretario della Commissione ad hoc consultiva, l’avvocato Guido Varcaccio – è l’assoluta mancanza di personale. Le cause si sono moltiplicate dopo gli ultimi rinvii dovuti al trasloco. Ci vorrebbero più cancellieri, anche perché le sentenze sono bloccate da mesi”. Ma, dulcis in fundo, solo ieri 2 applicati, prima in servizio al Giudice di Pace, sono stati richiamati in Tribunale: “Così – ha dichiarato in merito il Presidente dell’Ordine Torrese – si mette in ginocchio un settore già allo stremo”.
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