"Oggi è il giorno del dolore e della pietà”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato su Facebook l’atroce omicidio di Martina, la giovane vittima dell’ennesimo femminicidio che ha scosso la comunità campana e l’intero Paese.

“Abbiamo vissuto la morte di Martina come la perdita di una figlia. Le modalità atroci del delitto ci hanno lasciato sconvolti – scrive De Luca –. Nell'esprimere la nostra solidarietà ai familiari, possa almeno questa ennesima tragedia spingere i ragazzi a parlare con la propria coscienza; a decidere – nel ricordo di Martina – di ripudiare ogni forma di violenza verso una donna”.

Un appello forte e sentito, quello del governatore campano, che chiama in causa la responsabilità collettiva e, in particolare, il ruolo delle nuove generazioni: “Prima di cedere a impulsi di aggressività, ricordi ognuno per un attimo l'immagine di una madre o di una sorella, per fermarsi e per essere degno di dirsi ancora uomo”.

Parole che risuonano come un invito a non lasciar passare nell’indifferenza l’ennesima vita spezzata, ma a farne un punto di svolta culturale e sociale. Mentre la giustizia fa il suo corso, la Campania si stringe intorno alla memoria di Martina, simbolo – tragico – di una violenza che ancora oggi continua a consumarsi dentro e fuori le mura domestiche.

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