Denuncia ambientale a Torre Annunziata
L’intervento degli attivisti del Movimento 5 Stelle oplontino e del Comitato Gente del Sarno
29-11-2016 | di Redazione
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Il Meetup amici di Beppe Grillo Torre Annunziata Oplonti avendo partecipato, nella giornata di domenica 27 novembre al “Sarno Tour Revolution”, evento organizzato dai consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle Marì Muscarà e Michele Cammarano, presente anche la senatrice penta stellata Paola Nugnes, intende denunciare quanto visto durante la passeggiata esplorativa svoltasi ed in particolar modo l’incuria dei luoghi visitati che gravano nel comune di Torre Annunziata.
Durante la passeggiata attraverso i comuni bagnati dal fiume Sarno, si è avuto modo di constatare che le condizioni ambientali in cui versano i luoghi visitati alla foce tra Castellammare e Torre Annunziata nella località cosiddetta “Stagnone”, già denunciate nel 2013 sulla carta stampata e sui social network, sono notevolmente peggiorate.
“Abbiamo potuto constatare – dichiarano in una nota congiunta - che ci si trova di fronte ad una vera e propria discarica abusiva nel comune di Torre Annunziata ed all' interno del Parco Regionale del Fiume Sarno. La constatazione acquisisce maggiore clamore e stupore se si pensa che percorrendo i luoghi attraversati dal Sarno, partendo proprio dal comune di Sarno e passando per Nocera Superiore, Striano, Poggiomarino, San Marzano sul Sarno, Scafati fino ad arrivare a Torre Annunziata, la situazione va gradualmente peggiorando trovando il culmine proprio a Torre Annunziata”.
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Il Comitato Gente del Sarno ha sporto regolare denuncia alle autorità competenti ed il Meetup intende fare propria la denuncia: “E’ in atto un disastro ambientale – specificano - i cui responsabili sono oltre alla amministrazione comunale di Torre Annunziata, anche il mancato disinquinamento del fiume e la totale assenza di reti fognarie per tutta la periferia di Torre Annunziata e tutti i comuni che sono attraversati dal fiume. La possibilità che i rifiuti abbandonati possano essere incendiati è altissima vanno dunque rimossi tempestivamente con ordinanza sindacale ad hoc. In caso di reiterata inadempienza si rischia che il percolato inquini ulteriormente le matrici biologiche. Tutto quanto prospettato è un possibile reato ambientale i cui responsabili vanno trovati e puniti.
Riportiamo di seguito le dichiarazioni del presidente del “Comitato Gente del Sarno, il dott. Orfeo Mazzella che in merito alla questione si è così espresso: “E preoccupante osservare che i sindaci responsabili della gestione rifiuti utilizzino lo stoccaggio temporaneo degli stessi rifiuti, potenzialmente pericolosi per la salute pubblica, senza nessun limite temporale. Abbiamo rinvenuto quantità di rifiuti abbandonati e pericolosi come amianto eternit e plastiche, altri rifiuti potenzialmente tossici per la salute pubblica in prossimità dello scorrere del fiume Sarno. Si pensi che una eventuale piena li porterebbe direttamente a mare inquinando le acque del Golfo di Napoli. Sull’area interessata grava un degrado complessivo; materiali delle tipologie più variegate mesi alla rinfusa e non separati in maniera adeguata, una situazione di abbandono reiterata nel tempo. Auspichiamo – concludono - da parte delle autorità competenti controlli e verifiche relativamente alle criticità evidenziate”.
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