Di Paolo sfida la giunta Uliano: “Ecco l’elenco di illegalità”
Il presidente dell’Ascom di Pompei presenta un dossier: macro e micro interventi per salvare la Città
27-11-2015 | di Raffaele Perrotta
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“Il vicesindaco Orsineri ha detto qualche mese fa che tutti devono denunciare le illegalità. Noi iniziamo dicendolo in conferenza stampa e poi continueremo dalle forze dell’ordine”. Vuole andare fino in fondo Alessandro Di Paolo, imprenditore e presidente dell’Ascom di Pompei, che ha presentato un piccolo dossier citando i casi di “macroscopica e micro illegalità” presenti nella città mariana.
“Parlando di concorrenza leale non si può non toccare l’ormai abusato tema del centro commerciale La Cartiera”, di qui le anomalie evidenti come “l’iter autorizzativo che ha consentito di bypassare la sentenza del Consiglio di Stato” o “l’istituzione della Commissione di approfondimento che analizzi la questione”, o ancora “il parco verde, adiacente al Centro, ceduto al Comune in cambio degli oneri di urbanizzazione ma di fatto recintato ‘per motivi di sicurezza’ all’interno del perimetro del complesso commerciale che affaccia sul fiume Sarno”.
TURISMO. Su tutti è quello più evidente, forse anche perché il nome Pompei rievoca necessariamente il flusso dei 3 milioni di visitatori l’anno. Ma sul tema del turismo aleggiano più ombre “che reali benefici per un territorio e i cittadini che pagano lo scotto degli avventori ma non ne godono i benefici soprattutto economici. Questi, purtroppo, ad appannaggio di pochi”.
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Alla riunione hanno preso parte un rappresentante del Santuario, le associazioni di categoria ed un delegato dell’Unità Grande Pompei
“Vogliamo conoscere – ha continuato il rappresentante dell’associazione di categoria – il numero ed il nome dei concessionari di autorizzazioni e licenze commerciali che esercitano su luogo pubblico in forma fissa o ambulante, con regolamento e bando di affidamento”.
Di qui il salto verso il parco archeologico e la zona comunemente nota come ‘Villa dei Misteri’ che, “fino a qualche anno fa era appannaggio delle guide. Da quando un’ordinanza le ha relegate all’interno dei cancelli, quella zona è controllata dalla lobby degli accompagnatori turistici che arrivano a pretendere fino al 50 per cento sul ricavato della ristorazione, con danni alla qualità che si offre”.
Il passaggio ‘obbligato’ sul caso del logo della Città sfruttato dalla ‘Pompei tour organizer’. “Bisogna stimare i danni provocati all’immagine del nostro comune e richiederli all’imprenditore che se ne è appropriato”, ha detto.
MICRO INTERVENTI. Non solo opere titaniche o ‘bubboni ma anche “piccoli interventi per migliorare la vivibilità, il decoro e l’accessibilità”. Di qui il lungo elenco che, per citarne qualcuno, comprende “gli interventi di viabilità a via Lepanto, asse viario importante, la fatiscente situazione dei chioschi di via Roma che non dispongono nemmeno di bagni pubblici. L’accessibilità di piazza Immacolata e una ZTL intelligente che possa distribuire i flussi turistici su tutto il territorio cittadino”.
Un passaggio fugace e conclusivo sulle prossime festività natalizie e sul ‘non cartellone degli eventi’ presentato in pompa magna in conferenza stampa il 19 novembre scorso. “Non conosciamo – ha concluso Di Paolo – una programmazione turistica che vada oltre l’ordinario”.
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