Dieci punti per mantenere alta l’attenzione sul fiume Sarno.

Nasce “Sarno 2020”, un comitato di 41 associazioni presenti su 26 dei 39 comuni bagnati dal bacino idrografico del fiume Sarno. Un unico progetto per “manifestare il dissenso contro l’immobilismo e il silenzio istituzionale che da troppi anni mietono vittime innocenti”.

Non solo protesta ma anche collaborazione attiva, con un manifesto programmatico che presenterà nei prossimi giorni in Regione, ai comuni, al Ministero dell’Ambiente e a tutti gli enti di controllo.

Un programma di 10 punti che vede al primo posto gli interventi necessari per la reale bonifica del fiume, tra i quali l’adeguamento della rete fognaria e degli impianti di depurazione. Ma c’è molto altro: il monitoraggio permanente con esercito e guardie ambientali, censimento e mappatura degli scarichi civili e industriali, il potenziamento dell’ufficio statistico dell’Asl Salerno 1, l’ufficializzazione dei dati aggiornati del registro tumori dell’Asl Napoli 3 Sud, la promozione e il potenziamento degli screening obbligatori nella prevenzione dei tumori più diffusi sul territorio interessato dall'inquinamento del fiume, censire e mappare le autorizzazioni di immissione nei corpi idrici superficiali, chiarezza sulle competenze di gestione e controllo, l’istituzione di un’unità di crisi operativa e la costituzione di parte civile nei processi per illeciti ambientali.

“Abbiamo bisogno del sostegno di tutti i cittadini e di tutte le associazioni – fanno sapere i promotori del comitato -. Siamo disposti a collaborare con chiunque ma non scenderemo a compromessi con nessuno. Insieme salveremo il Sarno e le future generazioni. Dobbiamo tutelare la nostra Salute. Ora è già tardi, il fiume Sarno non può più aspettare”.

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