TRECASE. "E' evidente che la malasanità sia un dramma in tutta Italia. Non soltanto negli ospedali del Vesuviano, spesso 'dipinti' come di serie B". Lo ha dichiarato il sindaco di Trecase, Raffaele De Luca, presente oggi ai funerali di Diego Monaco, lo chef 37enne della storica pizzeria "Stella Verde", stroncato forse da un infarto - il 3 novembre scorso - dopo essere stato dimesso 4 ore prima dall'ospedale “San Salvatore” di Pesaro Urbino (nei link correlati, ndr).

"Ipertensione in obesità. Si consiglia di non fumare ed una dieta iposodica" fu la diagnosi dei sanitari. Sul presunto caso di malasanità indaga il pm della Procura della Repubblica marchigiana, Maria Letizia Fucci. Sono due i medici iscritti nel registro degli indagati (atto dovuto) con l'accusa di concorso in omicidio colposo: la 38enne T.M., originaria di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), ed il più giovane T.R., di 35 anni, medico nativo di Sansepolcro (Arezzo).

I FUNERALI. "Trecase è sconvolta - ha continuato il sindaco De Luca, dopo l’omelia celebrata dal parroco della chiesa ‘Sant’Antonio di Padova’, don Giuseppe Cesarino - . Qui tutti volevano bene a Diego. La sua morte è una ferita lancinante. Io lo conoscevo da bambino. Le indagini comunque faranno il loro corso, ora non possiamo trarre alcuna conclusione. Lo faranno i magistrati".

Il feretro di Diego Monaco - all'uscita da una chiesa gremitissima e chiusa in un composto dolore - è stato trasportato avvolto in una maglia bianca del Savoia. La squadra di calcio di Torre Annunziata della quale lo chef era appassionato fin da piccolo. La bara ha poi attraversato la città di Trecase. Il corpo dello chef verrà cremato invece al cimitero di Pontecagnano, prima di rientrare a Torre Annunziata. In prima fila, al corteo funebre, la moglie di Diego, Milena Vitiello. Il suo volto è ancora rigato dalle lacrime, non ha voglia di parlare. Piange, ma resta in piedi. Ora più che mai deve farlo. Soprattutto per i suoi bambini, Noemi e Francesco, di soli 7 e 9 anni. 

LA LETTERA. Alle 10 in punto il momento più toccante delle esequie. “Ciao ragazzo. Ci rincontreremo e sarà un giorno di sole”. E’ la frase con la quale i cognati di Diego Monaco, Alessandra (la sorella della moglie Milly) e suo marito Alberto, il primo a soccorrere lo chef a casa, intorno alle 2 di notte e poco prima della morte, hanno voluto dirgli addio.

Quell’auspicato “giorno di sole” è contenuto in una lunga e straziante lettera, che l’avvocato di famiglia – la penalista Anna Fusco, del Foro di Torre Annunziata – può leggere in chiesa dopo il “placet” concessole da don Giuseppe. “Ora che sei un angelo – hanno concluso Alessandra ed Alberto – veglia suoi tuoi piccoli bambini e sulla tua compagna. A proteggerli ci penseremo noi”.

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