“Ho presentato al presidente Davide Pastore 2 soluzioni alternative dove poter spostare gli uffici INPS di via Castriota. Sta di fatto, però, che questa questione non può essere una corsa tra Comuni”. Taglia netto il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, sulla vicenda che riguarda gli uffici della Previdenza Sociale di Torre centrale. Vicenda che, nelle ultime ore, si è arricchita anche della disponibilità del primo cittadino di Boscoreale, Giuseppe Balzano, ad ospitare proprio gli uffici che dovrebbero chiudere a settembre a causa della spending review.

I tagli dettati dagli organismi regionali dell’INPS hanno portato alla drastica decisione di un ridimensionamento nel numero di sedi sui territori della Campania. L’intento è quello di ridurre i fitti passivi, chiudendo le strutture o valutando soluzioni alternative, presentate dai Comuni.

La situazione dell’INPS, in realtà, stando ad indiscrezioni, è molto più complessa. Sembrerebbe, infatti, che da Torre Annunziata sia stata paventata l’idea di utilizzare parte della scuola di via Isonzo, quella in precedenza occupata dagli sfollati di palazzo Fienga, proprio per ospitare gli uffici di via Castriota. Soluzione che richiederebbe l’adattamento della struttura, quindi uno sforzo economico che potrebbe gravare interamente sulle casse oplontine dato che la politica economica dell’Ente di Previdenza va nella direzione opposta alla spesa per mantenere le sedi locali.

Sul versante boschese, invece, l’ipotesi lanciata da Balzano sembrerebbe poco fattibile fatta eccezione per “una forte intercessione politica che dovrebbe volere fortemente questa scelta”. Possibilità che, con la coincidenza dei tempi dell’imminente campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, non è affatto esclusa. Sta di fatto, però, che Boscoreale è molto più vicina alla sede di San Giuseppe, meno baricentrica rispetto a Torre Annunziata e soddisferebbe meno i criteri quali popolazione, lavoratori, pensionati ed aziende aperte.

Infine, le cose sembrano che si stiano inclinando anche per la sede di Torre del Greco. I locali utilizzati fino ad oggi dall’INPS sono di proprietà della Deiulemar, società che è in mano al curatore fallimentare e che potrebbe scegliere di vendere lo stabile per fare cassa e ripagare una parte dei debiti. Se fosse così, la Previdenza Sociale dovrebbe cercare altri locali e far fronte ad una nuova spesa per fitti passivi.

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