“Il napoletano fa parte della nostra identità. Toccherà a noi proteggerlo e tramandarlo alle generazioni future. E con l’emergenza sanitaria abbiamo una grossa opportunità per farlo con più vigore”.
E’ soddisfatto Maurizio De Giovanni, uno dei pilastri della letteratura campana e italiana. In Regione Campania è stato promosso un incontro con il Comitato Tecnico Scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione della lingua napoletana. E lo scrittore, reduce dal successo della prima puntata del commissario Ricciardi, ha varcato le soglie del successo letterario per approdare, con altrettanto successo, nel mondo della fiction televisiva, soprattutto quella targata Rai.
Napoli è da sempre la principale protagonista della sua scrittura. Lo precisa lui stesso: “Io non saprei scrivere se non fossi napoletano. E probabilmente non avrei mai scritto niente”. Non poteva essere ambasciatore migliore per promuovere e tramandare la cultura napoletana. “Fa parte della nostra identità – ha precisato – e quotidianamente esportiamo un’identità culturale fatta di tante cose, prima di tutto di musica e di lingua. Sono un qualcosa di vivo, che si sviluppa continuamente. Quindi studiarli, tutelarli e salvaguardarli, significa proteggere la nostra tradizione culturale”.
E in un periodo storico in cui proprio la cultura è stata travolta dalla pandemia covid, è necessario che proprio gli operatori della cultura trovino il mondo di mantenere alta l’attenzione: “L’emergenza sanitaria ha messo a rischi otutto ciò che è sociale – ha analizzato De Giovanni -. Ma proprio perché è a rischio, dobbiamo alzare il livello di attenzione e di guardia. Noi abbiamo il compito di conservare le nostre radici e tramandarle alle generazioni future”.
La recente riapertura di poli museali, degli scavi archeologici può essere il primo passo. Ma non deve essere l’ultimo: “La riapertura deve rappresentare una grande chance di sviluppo, ma dobbiamo prepararci. Quando supereremo questo momento delicato non ci sarà un attimo da perdere. La cultura era in crescita prima della pandemia, sta a noi riprendere da dove eravamo rimasti, ma con maggiore forza”.
“Il napoletano fa parte della nostra identità. Toccherà a noi proteggerlo e tramandarlo alle generazioni future. E con l’emergenza sanitaria abbiamo una grossa opportunità per farlo con più vigore”.
E’ soddisfatto Maurizio De Giovanni, uno dei p...
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