“I giovani hanno una grande difficoltà a gestire i social network e spesso i genitori sono disattenti. La combinazione di questi due principali fattori determina un pericolo per la crescita delle nuove generazioni. Occorre buon senso e tanta sensibilizzazione, partendo dalla scuole e coinvolgendo anche i più grandi”.
Don Antonio Carbone lancia l’allarme sull’uso smodato della tecnologia da parte dei giovani, una componente che innesca una vera e propria dipendenza dal web e da quello che ne deriva. L’ex rettore dei Salesiani e presidente dell’associazione Piccoli Passi Grandi Sogni e gestore del centro diurno di Casa Valdocco e della comunità Mamma Matilde e Peppino Brancati ha parlato del pericolo che nasce dall’abuso di “strumenti della nuova socialità”. Lo conferma il dato secondo cui negli ultimi anni, anche a Torre Annunziata, si è registrato un netto aumento di minori entrati in comunità pe reati connessi al cyberbullismo, alcool e dipendenze dal web.
“Se nel passato i ragazzi arrivavano ai Salesiani per reati di furto o spaccio, ora è completamente diverso – ha continuato don Antonio -. Oggi, col maggiore uso dei mezzi di comunicazione, è tempo di sensibilizzare. Personalmente da qualche mese ho partecipato ad alcuni incontri in cui si è parlato proprio di questo e di come ora la Magistratura faccia più attenzione a questi reati”.
Don Antonio ha parlato di come oggi sia tutto “precario”, anche all’interno delle relazioni: “Spesso non ci si rende conto che un rapporti giovanili spesso può finire presto, ma una foto o una chat inviate in privato restano per sempre. Su questo dato ho posto spesso l’attenzione, dicendo ai ragazzi che frequentano le comunità di Torre Annunziata di fare grande attenzione e di non commettere questi errori”.
Ci vuole attenzione ed educazione all’affetto: “Questi reati vengono commessi da ragazzi che hanno già forti difficoltà di relazione. Non sanno gestire i social network e spesso non c’è nemmeno un adeguato controllo dei genitori. E in un’epoca in cui si abbassa sempre più l’età media sull’uso del cellulare, è un connubio pericoloso, specie se a dover controllare sono persone che non sono native digitali come i nostri piccoli. C’è bisogno dell’aiuto delle scuole e delle Istituzioni per far sì che questo fenomeno si plachi”.
“I giovani hanno una grande difficoltà a gestire i social network e spesso i genitori sono disattenti. La combinazione di questi due principali fattori determina un pericolo per la crescita delle nuove generazioni. Occorre buon senso e tanta sensibilizzazione, partendo dalla scuole e co...
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