Dirty Soccer, la Juve Stabia si tutela. "Noi parte lesa, nessun legame con indagati"
La società prende le distanze dopo la partita 'condizionata' contro la Lupa Roma
20-05-2015 | di Salvatore Sicignano

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La Juve Stabia dopo il coinvolgimento della partita contro la Lupa Roma nell'operazione Dirty Soccer, ha ritenuto opportuno diramare un comunicato per esprimere la propria estraneità ai fatti.
IL COMUNICATO
S.S. Juve Stabia, facendo riferimento a quanto riportato dagli Organi di Stampa in ordine all'inchiesta "Dirty Soccer" condotta dalla Procura di Catanzaro per reati di frode sportiva, sente doveroso precisare che, nell'ambito del procedimento penale di cui innanzi, S.S. Juve Stabia è da considerare parte lesa in quanto nessuna connessione è stata evidenziata tra la scrivente società e le persone indagate. Pertanto, S.S. Juve Stabia, nel diffidare ad associarla agli autori, o presunti tali, dei reati di cui all'inchiesta citata, si riserva di tutelare, in tutte le sedi competenti, il suo buon nome e quello dell'intera Città di Castellammare di Stabia.
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RIENTRATE DIMISSIONI. Gianni Improta torna sui suoi passi. Infatti, secondo quanto riferito dal sito Vivicentro.it, grazie ad una telefonata di un tifoso in lacrime, il presidente onorario della Juve Stabia ha cambiato idea su ciò che aveva dichiarato nei giorni scorsi. Improta è rimasto letteralmente colpito dalle parole del tifoso che gli pregava quasi di restare nella società gialloblù. Inoltre, Improta ha voluto precisare anche un’altra cosa importante. La sua permanenza sarà strettamente legata a quella del patron Manniello (il quale aveva parlato di dimissioni subito dopo il match contro il Bassano). Ciò che vuole il dirigente dlele Vespe, è una squadra vincente che possa regalare le gioie che tanti tifosi gialloblù si aspettano.
Foto Sito Juve Stabia
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