Un boato fortissimo ha squarciato il tranquillo pomeriggio di Livorno. Due operai morti, un ragazzo di 25 anni, Lorenzo Mazzoni, l’altro di 52 anni, Nunzio Viola, hanno perso la vita in seguito all’esplosione di un serbatoio situato nella zona portuale della città.

I due erano dipendenti della Labromare, una ditta specializzata nelle bonifiche. La violenza dell'esplosione ha prodotto un forte spostamento d'aria che ha investito anche altri lavoratori. Per nessuno è stato necessario il ricovero in ospedale: alcuni sono stati medicati sul posto per contusioni o leggere ferite dai sanitari.

Nell’esplosione, però, a morire è anche un altro uomo: Nunzio Viola, di Torre Annunziata. I due operai stavano effettuando lavori di manutenzione quando c'è stata l'esplosione ad un serbatoio carico di acetato di etile, una sostanza altamente pericolosa ed infiammabile.

In attesa di ricostruire la dinamica dell’incidente il pm Sabrina Carmazzi ha disposto il sequestro dell’area ed ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Quello che è certo, però, è che Torre Annunziata è in lutto per la scomparsa dell’operaio che, secondo le testimonianze raccolte, era in procinto di ritornare proprio in città per trascorrere le festività pasquali.

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