Disastro funivia, a Vico Equense una targa in memoria delle vittime
Presenti i familiari delle vittime inglesi: 'Grati per questo evento, ma nulla li riporterà in vita'
31-07-2025 | di Redazione

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A distanza di tre mesi e mezzo (il 17 aprile scorso) dall'incidente alla funivia che provocò la morte di Carmine Parlato, conduttore della cabina, dei coniugi inglesi Graeme Dereck Winn e Margaret Elaine Winn, della studentessa israeliana Janan Suliman e che causò il ferimento di Thaeb, fratello della giovane, i familiari delle vittime sono tornati sul monte Faito. Una targa in loro ricordo è stata infatti scoperta sulla facciata del Santuario dedicato a San Michele Arcangelo, la cosiddetta Roccia della Memoria, in occasione delle cerimonie per il Cammino dell'Angelo.
"Dall'inchiesta della magistratura mi aspetto chiarezza, ma nessuno potrà riportare in vita i nostri cari", ha detto all'ANSA la sorella di Graeme Derek. "È per noi molto emozionante essere qui - ha aggiunto - questo è un posto meraviglioso e siamo grati per questo evento e per l'assistenza ricevuta".
Presenti alla cerimonia, con il rettore del Santuario don Catello Malafronte, il prefetto di Napoli Michele Di Bari e i sindaci dei Comuni di Castellammare di Stabia, Vico Equense e Pimonte, che si dividono il territorio del Faito. Presenti anche altri familiari della coppia britannica e rappresentanti diplomatici.
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