Disastro Isochimica, in 27 rinviati a giudizio
Le accuse: omicidio colposo plurimo, disastro ambientale e omesso controllo
21-07-2016 | di Redazione

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Il Tribunale di Avellino ha rinviato oggi a giudizio 27 delle 29 persone indagate per il disastro dell'Isochimica: dovranno rispondere a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni dolose, disastro ambientale, omissione di atti di ufficio e omesso controllo. La prima udienza del processo è stata fissata il prossimo 9 dicembre.
Il giudice per l'udienza preliminare ha così accolto quasi in toto le richieste formulate dal Procuratore capo, Rosario Cantelmo, e dai sostituti Roberto Patscot e Elia Taddeo, a conclusione dell'inchiesta sull'attività di "scoibentazione" che dal 1983 al 1988 avveniva all'interno dei capannoni di Borgo Ferrovia dell'Isochimica.
A processo andranno l’attuale sindaco di Avellino Paolo Foti (sul cui capo pende l’accusa di omissione in atti di ufficio nella sua qualità di custode giudiziario del sito, sequestrato il 15 giugno di due anni fa) e il suo predecessore Pino Galasso. Con Galasso a giudizio anche i suoi ex assessori in carica al 2005 Sergio Barile, Ivo Capone, Giancarlo Giordano, Luca Iandolo, Tony Iermano, Donato Pennetta, Raffaele Pericolo, Antonio Rotondi e Antonio Spina.
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