«Da Stefano Caldoro, che ogni giorno non perde l’occasione per magnificare l’operato della sua giunta negli ultimi cinque anni, mi piacerebbe sapere cosa pensa dell’ennesima giornata di vergogna vissuta dal trasporto pubblico locale. Mi riferisco a quanto accaduto alla stazione di Torregaveta della Cumana dove un macchinista è stato insultato e aggredito da un gruppo di ragazzi che pretendva di salire sull’unico treno in partenza». Così Mario Casillo, consigliere regionale del PD. «Il convoglio è poi partito con 40 minuti di ritardo costringendo i pendolari a viaggiare in condizioni indecenti. Situazione simile a Montesanto, dove una motrice ormai esausta non è riuscita nemmeno a staccarsi dalla banchina. Evidentemente – continua Casillo - questi episodi rientrano a pieno titolo nell’”eccellente” opera di risanamento del trasporto pubblico locale rivendicata sia dallo stesso governatore sia dall’assessore Vetrella. Invece la realtà quotidiana ci parla del tracollo del sistema dei trasporti che solo cinque anni fa, pur con qualche problema fisiologico, trasportava in media 1 milione e 500mila al giorno. Oggi i pendolari sono solo 920mila, come risulta dall’ultima rilevazione effettuata dal Consorzio Unico Campania. A ciò si aggiunga l’impennata dell’evasione, arrivata quasi al 30 per cento, e la conseguente diminuzione degli introiti per le aziende di trasporto, dagli oltre 156 milioni di euro del 2010 ai 135,7 milioni incassati nel 2013, nonostante i vari aumenti di prezzo del biglietto tra 2010 e 2014, che hanno colpito le tasche dei cittadini. Il centrosinistra rimetterà al centro delle politiche di governo il trasporto pubblico e ovviamente – conclude Casillo - il cittadino».

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