Un paio di tavoli, un po’ di sedie e addirittura una piscina gonfiabile per farsi un bagno. E’ quanto abbiamo scoperto questa mattina attraversando le scale di Discesa Equipaggi che dal corso cittadino conducono al porto. Quel terrazzo, per il quale il titolare del bar Ghezzi ha pagato la tassa di occupazione suolo pubblico per allestire un luogo di ritrovo con vista mare, salvo poi arrendersi dopo i continui furti “chirurgici” di arredi, è diventato uno spazio privato. Non si sa di chi, almeno non ancora. Ma è sicuramente un fatto estremamente grave e vergognoso consentire a qualcuno di occupare arbitrariamente uno spazio pubblico.

Il mese scorso abbiamo scritto che saremmo andati avanti sulla faccenda, denunciando altri eventuali casi di sopraffazione e richiamando chi di dovere alle proprie responsabilità. Quel giorno è arrivato: il primo cittadino Giosue Starita, di concerto con l’assessore alla legalità Fausta Cirillo e il comandante della Polizia Municipale Antonio Virno, intervengano immediatamente per ripristinare quella legalità e quel rispetto delle regole, che alcuni (molti) cittadini ancora non hanno imparato.

Voltarsi dall’altra parte non si può, non adesso.

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